Lady Gaga come Grillo: due follower su tre sono falsi
Secondo una società inglese, la popstar avrebbe comprato gran parte dei suoi fan virtuali. E non sembra essere l'unica
Lady Gaga come Beppe Grillo? Sembrerebbe proprio di sì, almeno su Twitter. Da una parte, dunque, il comico (o politico litigante) con un solido 54.54% di followers che secondo gli studi del docente Iulm Marco Camisani Calzolari sarebbero dei robot o, per dirla con lo scrittore Massimiliano Parente, almeno dei dormienti di professione e comunque gente che con l'interazione e i cinguettii fa a cazzotti. Dall'altra la pittoresca popstar, tenuta d'occhio negli ultimi tempi da una società inglese che ha monitorato e studiato alcuni tra i profili di Twitter appartenenti agli artisti più seguiti al mondo. Ecco, pare che al mercato virtuale del nulla più di qualche acquisto l'abbia fatto pure lei. E che, badate bene, di quei 28.842.096 di followers, solo il 29% sarebbero persone reali e attive. Il costo dell'operazione? Circa 260 sterline in cambio di 220.000 entità virtuali che ti seguono senza batter tasto. Solo che gonfia e gonfia, alla fine sì che qualche rischio lo corri. Specie se ti chiami Lady Gaga e la piazza su cui ti muovi è uno di quei posti in cui le bucce di banana, come in quel famoso spot televisivo, se non ti seguono poco ci manca. Insomma: la classica vicenda dai contorni tristi e un tantino imbarazzanti, anche perché Gaga è tra le poche cantanti che, almeno all'apparenza, per i suoi fan, e per avere un rapporto diretto con loro, venderebbe l’anima al diavolo, infatti s'è creata addirittura il suo di social network. Ma Germanotta, che in questi giorni è spesso in studio per registrare rigorosamente senza veli (affinché la voce sia migliore, dice lei) il nuovo disco Artpop, non è la sola ad essere stata chiamata in causa. Qualche sospetto è sorto pure su chi nella famigerata Top 5 dei più seguiti su Twitter viene subito dopo di lei, ovvero superstar come Justin Bieber, Katy Perry, Rihanna e Britney Spears. Forse a questo punto una pulizia preventiva sarebbe un bel gesto da parte di tutti. Perché va bene che le fondamenta di alcune carriere, quella di Gaga in primis, sono sul web, ma in tanti non hanno ancora capito che alla fine fan e followers a gogò non sono affatto sinonimo di una popolarità indistruttibile e capillare. Prendete Madonna: su internet, anche per un fatto di forma mentis, ha deciso di essere ininfluente. Nella realtà le cose sono ben diverse. Lo sappiamo da trent’anni. E poi la gente che la segue, quella fatta di carne e ossa però, non ha sempre tutto quel sonno…