Bossi furbetto, adesso c'è la prova: s'era preso la casa della militante
Una "casa di Montecarlo" anche per la Lega: 480mila euro ricavati dalla vendita di un appartamento milanese finiti al Senatùr e non al partito
di Francesco Specchia Ora è ufficiale: anche Umberto Bossi ha avuto una «casa di Montecarlo» di finiana memoria. Alla faccia dell'etica padana, si è pappato soldi di un immobile destinati alla Lega; non li ha fatti figurare nel bilancio - reso pubblico l'altro giorno - del suo partito; e, nel mentre, uno dei tre geniali figlioli, allo stesso prezzo, acquisiva una tenuta agricola. Libero, lo scorso aprile, nel baillamme dello scandalo Lega aveva chiesto che fine avessero fatto quei 480mila euro ricavati dalla vendita di un appartamento milanese lasciato in eredità a «Bossi Umberto quale segretario della Lega Nord» da parte di Caterina Trufelli, ottuagenaria appassionata leghista di Viadana provincia di Mantova, terra padana che più padana non si può. Avessimo ottenuto non dico un chiarimento, ma almeno un refolo di spiegazione, finanche il solito «vaffa» condito dalla sindrome del complotto «contro l'unico movimento di popolo antipartitocratico». Nulla di nulla. Leggi l'articolo integrale di Francesco Specchia su Libero in edicola oggi, sabato 4 agosto