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Il partigiano Pippo: "Gasparri è il mio nemico, mi vuole al confino"

Il presentatore a La Zanzara: "Mi attacca sempre, gli piacerebbe mandarmi a Ustica... il Pd mi ha chiesto di fare il governatore in Sicilia"

Giulio Bucchi
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"Maurizio Gasparri è un mio nemico storico". A parlare non è Fausto Bertinotti o un reduce degli Anni Settanta, quando i giovani della sinistra extra-parlamentare e del Movimento sociale se le suonavano in strada. Sono parole di Pippo Baudo, che in diretta a La Zanzara su Radio24 replica alle stuzzicate dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo usando toni non proprio usuali. E soprattutto di fuoco nei confronti del capogruppo del Pdl: "E' ovvio che politicamente non la penso come Gasparri - spiega il 76enne storcico presentatore Rai -, ma non credo sia sufficiente per attaccarmi continuamente. Per fortuna non c'è più il confino, come ai tempi del fascismo. Gli piacerebbe mandarmi a Ustica. Invece sono ancora vivo". "Certe volte parlo un po' troppo - continua Baudo - non riesco a frenarmi, a volte mi dicono che dovrei morsicarmi il labbro. Però ormai mi sono liberato di certi freni inibitori". Che ne pensa del ritorno di Silvio Berlusconi, chiedono Cruciani e Parenzo? "Come si dice dalle mie parti, è una minestra riscaldata - conclude Baudo - e dunque non va bene. Però non penso che Berlusconi alla fine lo faccia. Lui vorrebbe tutta l'Italia in piedi che dice 'torna torna' ma non succederà". E quindi, dopo giudizi così tranchant, non poteva mancare il coming out politico con l'ammissione: "Il Pd mi ha chiesto di candidarmi a governatore della Sicilia, ma con tutti i compromessi che ci vogliono non saprei governare".  

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