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Lusi resta in carcereIl giudice nega i domiciliari

Respinta la richiesta di scarcerazione per l'ex tesoriere della Margherita accusato di associazione per delinquere

Lucia Esposito
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  L'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi resta in carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Roma, Simonetta D'Alessandro, che ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Lusi. I difensori dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, gli avvocati Luca Petroci e Renato Archidiacono, avevano presentato un'istanza di scarcerazione per il loro assistito, dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale del Riesame. Ieri il pubblico ministero Stefano Pesci, nel parere consegnato all'ufficio del gip, si era detto contrario alla scarcerazione ma favorevole ai domiciliari se avessero garantito le esigenze cautelari. Oggi, venerdì tre agosto, la decisione del gip D'Alessandro che ha invece deciso di respingere l'istanza della difesa di Lusi. L'ex tesoriere si trova in carcere dal 20 giugno con l'accusa di essersi impossessato di circa 25 milioni di euro dalle casse dell'ex Margherita. La Procura ha contestato a Lusi anche il reato di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli e di altri vertici della Margherita per aver sostenuto che esisteva un patto per la spartizione del denaro delle casse del partito. Sì ai domiciliari ma... I  penalisti avevano in subordine richiesto la concessione degli arresti   domiciliari.  Ma il giudice nel suo provvedimento sottolinea che la   concessione è possibile purchè l'ex tesoriere della Margherita dia  idonee garanzie che il suo luogo di residenza sarà tale da impedire i  contatti con persone che potrebbero fare opera di inquinamento delle   prove e soprattutto che vengano restituiti i soldi che secondo  l'accusa ha sottratto dalle casse della Margherita. Si tratta come   noto di almeno 25 mln di euro. "Quanto deciso dal gip non ci stupisce, la decisione era nell'aria". E' quanto ha dichiarato l'avvocato Renato Archidiacono che insieme all'avvocato Luca Petrucci difende il senatore Luigi Lusi, commentando la decisione del gip che ha respinto l'istanza di scarcerazione. "Ora - ha proseguito l'avvocato Archidiacono - attendiamo l'udienza del Tribunale del Riesame". Nel provvedimento di una trentina di pagine il  giudice fa una serie di considerazioni e tra questa anche il contegno   dell'indagato da quando è finito in carcere. Secondo il gip questo  “contegno” è molto peggiorato nel tempo tanto che la pubblica  accusa gli ha contestato anche il reato di calunnia. Un altro impegno fondamentale che si richiede dal senatore Lusi è quello di fare rientrare in Italia le somme di denaro trasferite in Canada. Comunque   allo stato secondo il gip D'Alessandro non sono venute meno quelle   esigenze che hanno determinato l'arresto in carcere dell'ex tesoriere. Per quanto riguarda le considerazioni fatte dalla Cassazione che  ha annullato con rinvio il provvedimento del Tribunale del riesame che confermava l'arresto in carcere, le argomentazioni della Suprema Corte  saranno oggetto dei giudici del Tribunale del riesame che in  composizione diversa da quella precedente si dovranno pronunciare nuovamente. .  

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