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Il complotto anti-Cav di S&P's: rating manipolato per farlo cadere

La Procura di Trani indaga sui declassamenti sospetti nel 2011. "Il governo sta per cambiare". Occhiolino a Monti?

Giulio Bucchi
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  Non solo si preoccupava di declassare Paesi e banche, l'agenzia Standard & Poor's. Avendo un'attenzione particolare per l'Italia, già nell'agosto del 2011 prevedeva  un governo tecnico post-Berlusconi. Lo si evince da alcune intercettazioni contenute negli atti della Procura di Trani che, su esposto di Adusbef e Federconsumatori, sta indagando per presunta manipolazione di mercato sulle agenzie di rating. Le telefonate - Considerate le «evoluzioni  a livello politico in Italia, Berlusconi andrà da Napolitano per parlare» e visto che «c'è la possibilità che si instauri un governo tecnico perché Berlusconi è sotto pressione, quindi Frank consiglia di prendere tempo, aspettando l'evolversi della situazione politica italiana». È questo, infatti, il contenuto della mail che “Frank” (con ogni probabilità Gill, senior director of european sovereign rating di S&P) ha inviato a Renato (Panichi, direttore del settore Financial Institutions S&P): email di cui riferisce paola Valentini, responsabile del settore comunicazione di S&P, il 3 agosto 2011 al suo amministratori delegato Italia Maria Pierdicchi. Non solo. La Pierdicchi parla al telefono con l'ex presidente Deven Sharma. Rispondendo a Sharma, che gli chiede della "reazione del personale" in merito al posticipo di un'azione di rating a settembre, la Pierdicchi spiega: «Alcuni analisti non ritengono che noi avessimo la capacità di sostenere questo tipo di azioni di rating in Italia al momento, ritengono che serve più personale senior che si occupi dell'Italia adesso». «Questi commenti non mi piacciono molto da parte degli analisti», sottolinea  ancora la Pierdicchi, che insiste che bisogna «accertarsi che abbiamo le persone giuste al posto giusto, sai, possono essere chiamati dal Pm, si potrebbero trovare davanti a degli aggressori e devono essere capaci di mantenere la loro decisione».  Manipolazione del mercato - L'Italia è stata poi declassata da Standard & Poor prima il 20 settembre 2011 e poi lo scorso gennaio. Tutto questo è contenuto, come si accennava, negli atti della Procura di Trani. E proprio qui, a Trani appunto, sono indagati gli analisti Eileen Zhang  e il citato Frank Gill, dipendenti dell'agenzia con sede a Londra, Moritz Kraemer, dipendente di Francoforte, il responsabile dei servizi per l'Europa e l'Africa Yeann Le Pallec e lo stesso  Sharma. L'accusa è di manipolazione del mercato pluriaggravata e continuata in relazione ai quattro report sull'Italia diffusi tra maggio 2011 e gennaio 2012. Nel mirino della Procura di Trani anche Maria Piedicchi, indagata per favoreggiamento degli analisti.  di Caterina Maniaci  

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