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Alfano, l'ultimatum al governo:"Sparisca la norma salva-Penati"

Responsabilità civile, il segretario del Pdl ribadisce la necessità di modificare il testo in Senato

Andrea Tempestini
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  Il tema è la giustizia, e Angelino Alfano alza il livello della pressione a cui è sottoposto il governo: "Interverremo al Senato per provare a correggere in meglio" il ddl anticorruzione, licenziato giovedì alla Camera. In conferenza stampa il segretario degli Azzurri ha sottolineato come il suo partito abbia "votato la fiducia perché ritiene che la corruzione vada contrastata duramente, ma al Senato", comunque, tenetrà di introdurre modifiche e miglioramenti al testo. La norma salva-Penati - Nel mirino di Alfano ci finisce soprattutto la cosiddetta norma "salva-Penati" che prevede un taglio ai tempi della concussione. Il segretario si chiede "se è vero che c'è la norma salva-Penati e se ce ne sono altre contra personam". Il nodo è comprendere se il ddl anticorruzione, introducendo la riduzione di pena e della prescrizione per il reato di concussione per induzione, finisca poi per favorire l'ex braccio destro del Pd Pier Luigi Bersani. "In questo caso - ha chiosato Alfano - il Pdl interverrà per modificare le norme". "Staremo dalla parte dei cittadini" - Il segretario azzurro ha poi ribadito anche la linea annunciata alla Camera da Cicchitto giovedì, e ha invitato l'esecutivo "a non porre la fiducia sulla norma che introduce la responsabilità civile dei magistrati al Senato, altrimenti se ci sarà da scegliere se stare con il governo o con i cittadini, il Pdl sceglierà di stare dalla parte dei cittadini e non voteremo la fiducia". Alfano ha sottolineato che sulla responsabilità civile delle toghe non saranno ammessi passi indietro: "E' giusto il principio di chi sbaglia paga, e devono pagare anche i magistrati". La replica della Severino - Al segretario del Pdl ha replicato a stretto giro il ministro della Gisutizia, Paola Severino, che ha sottolineato come a suo parere sia "prematuro parlare di fiducia. Ne parleremo con i partiti - ha aggiunto il Guardasigilli -. Credo di essere sempre stata un ministro aperto al dialogo con tutte le parti interessate alla riforma"  

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