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Il referendum abolisce la CastaI consiglieri si "ridanno" lo stipendio

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I consiglieri regionali della Sardegna hanno lavorato gratis per 20 giorni dopo l'esito del voto popolare, ma poi fanno un blitz e si riprendono l'indennità

Lucia Esposito
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Hanno lavorato gratis per 20  giorni, cioè dal 25 maggio scorso, quando è stato pubblicato sul   Bollettino ufficiale della Regione Sardegna, l'esito dei referendum   del 6 maggio scorso, tra i quali quello che abrogava l'indennità di   consigliere regionale.  Ma in un blitz serale i consiglieri regionali della Sardegna,  si sono riassegnatì lo stipendio: il Consiglio regionale ha infatti  approvato (presenti 66, votanti 60, sì 63, 3 astenuti), con un   emendamento al Dl 327/A su “Integrazione alla legge regionale 4   agosto 2011, n. 16 (Norme in materia di organizzazione e personale),   relativa ai contratti di collaborazioni coordinate e continuative”,   il nuovo stipendio dei consiglieri regionali. Indennità segreta Non è ancora chiaro però quanto percepiranno i consiglieri   regionali sardi (la cui indennità era fissata nella misura dell'80%   dei parlamentari), ai quali era stato anche bloccato il versamento dei  contributi previdenziali, in regime di vacatio legis: di sicuro si sa  che il taglio varia dal 15 al 30% sullo stipendio medio e che   percepiranno qualche centinaio di euro in meno rispetto all'indennità  del 2004. Da allora era stato tagliato un ulteriore 10%, poi un altro taglio l'anno scorso dall'ufficio di presidenza. I fondi ai gruppi,che non potevano pagare gli stipendio ai dipendenti, sono stati invece  ridotti del 20 per cento.

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