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Il piano segreto: se salta Greciabancomat bloccati e stop Schengen

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Allo studio misure salva-banche in caso di disgregazione di Eurolandia. Barroso: unione bancaria già nel 2013

Matteo Legnani
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  L'Unione europea ha fin qui reagito con la velocità di un bradipo alla crisi che l'ha investita. Ieri, però, il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, si è detto convinto che l'Unione Europea potrebbe raggiungere il traguardo di un'unione bancaria già nel 2013. Barroso ha spiegato al sito internet del Financial Times che entro l'anno prossimo potranno essere introdotti un'autorità di supervisione bancaria transnazionale, un meccanismo di garanzia dei depositi e un fondo per la risoluzione delle banche.  Di un meccanismo comunitario di garanzia dei depositi ne aveva parlato tempo fa anche il premier Mario Monti, ottenendo una reazione scomposta da parte dei tedeschi. C'è però da capire cosa ne pensa Bankitalia e i nostri istituti di credito di un'autorità di supervisione transnazionale. Anche se, in caso di uscita della Grecia dall'euro, le conseguenze potrebbero essere incalcolabili anche per i nostri istituti. Tanto che secondo l'agenzia Reuters esiste un piano d'emergenza che prevede un pesante controllo dei capitali, limiti ai prelievi dai bancomat e il congelamento del trattato di Schenghen. Frontiere bloccate, insomma.     Leggi l'articolo di Antonio Spampinato  su Libero in edicola oggi, mercoledì 13 giugno    

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