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E' alle corde, si risveglia e se la prende con Monti: "Mi mortifichi"

Stallo sul ddl anticorruzione, il presidente della Camera contro il governo

Andrea Tempestini
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Nuovo pasticcio del governo, che non si dimostra in grado nemmeno di scrivere un maxiemendamento e fa slittare ancora il ddl anti-corruzione. Un pasticcio che fa risvegliare anche Gianfranco Fini, presidente di quella Camera in cui il testo avrebbe dovuto essere votato ieri, martedì 12 giugno. Dopo una riunione nella sala di Montecitorio con il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, e il Guardasigilli, Paola Severino, il leader futurista ha sbottato: "Lo stallo sul ddl corruzione mortifica il ruolo della Camera. Il Governo - si è lagnato Fini - ha avuto cinque giorni per sciogliere questo nodo". Gianfranco forse si è accorto del fatto che la sua popolarità, come quella di Monti, è ai minimi storici. Per cercare di raccattare un po' di consenso, allora, anche il leader futurista ha deciso di sparare contro il premier.

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