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Grillino sgonfiato: fa una giunta solo a metà e alla fine non si taglia lo stipendio

L'uomo del Movimento a 5 Stelle eletto sindaco a Parma si distingue soltanto per la collezione di guai inanellati dall'insediamento

Andrea Tempestini
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Sui programmi generici ci si trova più facilmente d'accordo. Si fa anche il pieno di voti, magari. Poi però, per mettere insieme una giunta comunale, lo sforzo supera anche le migliori speranze. A tre settimane dalla vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle a Parma, sono ancora più numerosi i no che i sì all'offerta di prestare la propria opera come assessori. Hanno già cortesemente rifiutato l'incarico l'urbanista Paolo Berdini, l'economista Carlo Scarpa e l'ex ct della nazionale di volley Giampaolo Montali. A titolo gratuito, sono accorsi il professor Maurizio Pallante, la dottoressa Loretta Napoleoni e l'analista finanziario Pierluigi Paoletti, ma limitandosi a fare i consulenti. Così, una volta designata come vicesindaco Nicoletta Paci, la candidata grillina più votata, a Federico Pizzarotti, neo-sindaco di Parma, non rimane che tenere per sé le deleghe al Personale e all'Innovazione tecnologica.  Forse perché si presenta così sul suo profilo twitter: «Fin da piccolo ho sempre voluto cambiare il mondo, finalmente ho capito da dove iniziare». Dalle risorse umane del Comune e dalla banda larga. Per quanto riguarda la sua retribuzione, ai giornalisti che gli domandano se si taglierà lo stipendio, fa il vago: «Stiamo valutando». Ci sono ancora quasi cinque anni davanti, in effetti. Tanto a vedersela con il passivo di bilancio dell'amministrazione, un buco da 846 milioni di euro, sarà Gino Capelli, assessore al bilancio e società partecipate del Comune. È il primo ad aver accettato, visto che è esperto in diritto fallimentare. Nella squadra, ci saranno anche l'imprenditore Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive, commercio e turismo, e Gabriele Folli, assessore all'Ambiente e Mobilità, che si propone «di migliorare le piste ciclabili e il parco auto private della città». Si presenta come «responsabile marketing per una ditta di imballaggi. Dal 2009 sono un volontario del Gruppo corretta gestione rifiuti». Non essendosi ancora insediato, però, non sa come affrontare il problema maggiore: «Sull'inceneritore va fatto un punto zero sulla situazione. Per ora non abbiamo tutte le informazioni necessarie». Rimangono ancora quattro caselle da riempire: Urbanistica ed energia, Salute e sport, Cultura, scuola e sociale, Sicurezza e reti sociali. Unica certezza è che saranno tutti esterni. Si vocifera di Lucia Fornari Schianchi, Paola Donati e Roberto De Lellis. Slitta tutto a giovedì prossimo, quando si terrà il primo consiglio comunale. Per quella data, Pizzarotti spera di riuscire a presentare ufficialmente gli altri assessori. Ma non è detto. di Andrea Morigi

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