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Volantino delle Br a Il Giornale: colpiremo il Pdl, è la nuova Dc

Le Brigate Rosse si fanno sentire: Brindisi provocazione dello stato fascista. Pagheranno i poteri politici ed economici. Manganelli: "Il vero allarme sono gli anarchici"

Giulio Bucchi
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Le nuove Brigate Rosse tornano a farsi sentire. Volantini con la stella a cinque punte sono stati recapitati nel primo pomeriggio alla sede del Giornale, in via Negri a Milano. Nel volantino il gruppo eversivo d'ispirazione comunista avverte: "Colpiremo i leader politici", Pdl in prima fila. Quella annunciata è una vera e propria guerra per la fantomatica rivoluzione proletaria. L'obiettivo dei presunti brigatisti sarebbe "liberare i compagni prigionieri nel lager di stato", "colpire i maggiori rappresentanti dei partiti di regime e i loro soci", attaccare Confindustria e i loro "servi giornalisti".  Al centro dell'attacco delle nuove Brigate Rosse per il comunismo ci sono dunque potere politico ed economico, con il Popolo della Libertà nel mirino in quanto "è divenuto la nuova Dc. E' per loro giunto il momento di pagare per ciò che hanno fatto". E non manca il riferimento alla stretta attualità: "La strage di Brindisi, come Piazza Fontana nel '69, è stata un'ovvia provocazione dello stato fascista per placare la rabbia delle masse con la paura". In mattinata il capo della Polizia Antonio Manganelli aveva avvertito che la vera minaccia eversiva per l'Italia non arriva tanto dalle Br o dai nuclei terroristi internazionali quanto dai gruppi anarco-insurrezionalisti he si riconoscono nel Fai.

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