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Monti spaventa la Merkel: "Tempi maturi per gli eurobond"

Il premier parla di crescita e accelera: collettivizzare il debito dei paesi Ue

Giulio Bucchi
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Mario Monti suona la carica contro Angela Merkel, assediata da tutti i partner dell'Unione. A poche ore dall'ennesimo nein della cancelliera tedesca, il premier italiano assicura come l'ora degli odiati (da Berlino) euorobond sia ormai arrivato: "L'Italia ribadisce l'importanza di una politica per gli investimenti nell'Unione europea come strumento di crescita - ha sottolineato il professore al termine del suo incontro con il Primo ministro dlla Repubblica Ceca Petr Necas -, sia per quanto riguarda gli investimenti strutturali, sia per quanto riguarda i project bond e, quando i tempi saranno maturi, non fra moltissimo, gli eurobond". Debito collettivo - "Siamo entrambi interessati alla crescita economica dell'Unione - ha proseguito Monti - che deve avvenire, per essere sostenibile, in piena coerenza con la disciplina fiscale, alla quale la Repubblica Ceca, che non è ancora nell'Eurozona, e l'Italia assegnano molto rilievo". Oltre al rigore, però, c'è di più. La crescita, gli investimenti strutturali di Bruxelles e, ultima tappa, gli eurobond che permetterebbero di collettivizzare il debito nazionale e farlo gravere su tutte le spalle dei paesi membri dell'Ue. E' proprio questo che spaventa la Merkel e la Germania, forte di una congiuntura economica del tutto favorevole e assai restìa ad accollarsi i guai dei vicini. Ma per la prima volta, l'Unione rischia di decidere davvero in modo democratico: a maggioranza.  

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