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Piffer, l'antipolitico che a Silvio ha detto: di politica non capisci niente

Il Cavaliere lo ha invitato ad Arcore per capire le ragioni del suo successo

Eliana Giusto
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Berlusconi lo ha invitato ad Arcore e lui ci è andato, ma gli ha detto subito: "Caro Silvio, di politica non capisci niente". Questo ragazzo senza peli sulla lingua è Paolo Piffer, 31 anni, che a Monza, con le sue liste civiche PrimaveraMonza e CambiaMonza ha raggiunto il cinque per cento.    Psicologia e comunicazione - Il Cavaliere, come riporta il Giornale, sarebbe molto attratto da questi antipolitici, grillini e non. Tanto che per capire le ragioni del loro successo e del loro linguaggio ha incontrato questo "fenomeno" brianzolo. Piffer vive a Monza, ha due lauree, in Psicologia della Comunicazione e in Tecniche Psicologiche, entrambe prese all'Università Bicocca di Milano ed è attivissimo nel sociale. Prima all'Arp di Milano, per il disagio psicologico, poi come educatore a Monza in una cooperativa che si occupa di assistenza domiciliare a minori e disabili. Infine l'attività al carcere di Monza.  Il suo motto lo deve alla dottoressa Reichmann con cui ha fondato l'associazione L'isolachenonc'è che si occupa di disagio psichico: "Se alla fine della giornata non sei sporco, vuol dire che non hai lavorato bene”.Questa mentalità, scrive Piffer sul suo sito, "mi piacerebbe che contaminasse anche la politica".   Due consigli ai politici - Forse questo ha detto Piffer a Berlusconi, quello che lui e i giovani vogliono. Lui le idee ce le ha chiare e le ha messe nero su bianco in un decalogo online: "Vorrei che ci fosse una politica più educata e più rispettosa. Che  che ogni delibera potesse essere letta e compresa da tutti. Vorrei potermi connettere in ogni angolo della città, e vorrei poterci arrivare in bici. Vorrei incontrare più anziani sorridenti. Non sentir più parlare di cementificazione selvaggia. Vorrei tante cose ancora, ma soprattutto, la possibilità di dimostrare che noi siamo diversi". Il programma che piace - Nel concreto Piffer avrebbe cambiato così Monza: quote rosa, politica antisprechi (niente auto blu, consulenze, eccetera), eliminazione del gettone di presenza, riduzione del 30% degli stipendi di sindaco e giunta, aiuti alle imprese dei giovani, trasparenza su appalti e bilancio. Eppoi una comunicazione diversa del Comune che sfrutti il sito del Comune stesso e i social network, da Facebook a Youtube. Il Cavaliere è avvisato. Così si rinnova la politica. 

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