Strauss-Khan contro Sarkozy: "Il finto stupro un complotto per farmi fuori"
L'ex presidente del Fmi è sicuro che dietro allo scandalo ci sia l'attuale presidente francese
L'ex presidente del Fmi, Strauss-Khan esprime tutta la sua amarezza nella prima intervista rilasciata dopo l'accusa di stupro, rivelatasi poi infondata, di una cameriera americana dell'Hotel Sofitel a New York il 14 maggio del 2011. Strauss-Khan, prima di quel maledetto giorno, era uno degli uomini più potenti della Terra, favorito anche nella corsa alle presidenziali francesi che si stanno tenendo in questi giorni. Era visto come l'anti Sarkozy e le sue possibilità di diventare il prossimo presidente francese erano molto alte. "Avevo in mente di annunciarlo il 15 giugno e non ho dubbi che sarei stato il candidato socialista di punta" spiega Strauss-Khan. L'ex presidente è sicuro che l'accusa di stupro sia strettamente connessa alla sua volontà di candidarsi. "Ero spiato" racconta Strauss-Khan "E lo dimostra il fatto che nonostante non avessi avvertito l'Hotel del mio arrivo, quel giorno arrivò un portiere dell'albergo ad accogliermi". Coincidenze strane - E' stato poi appurato che il portiere dell'albergo si era scambiato degli sms con il direttore della sicurezza del Sofitel, tal John Sheehan, il cui superiore è René-Georges Querry che aveva avuto stretti contatti con il coordinatore dell'intelligece di Sarkozy. "Non credevo che quelli si fossero spinti a tanto" spiega Strauss-Khan. Quelli, ovviamente, sono gli uomini del marito di Carlà. Struss-Khan è sicuro: "Ero un personaggio scomodo e andavo fermato. L'unico rimpianto che ho è non essere riuscito a presentare il mio piano Salva Grecia alla Merkel".