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La Merkel chiama Monti: un abbraccio che ci soffocherà

Libero lo aveva detto: perso Sarkò, Angela deve trovare qualcuno con cui condividere la linea del rigore esasperato. C'è il prof...

Andrea Tempestini
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  Libero lo aveva detto per tempo. Il titolo di prima pagina di martedì 24 aprile parlava chiaro: "Rischiamo il patto d'acciaio". Nel quotidiano si spiegava che Angela Merkel, ora, rischia di perdere Nicolas Sarkozy: o perché non sarà rieletto (questa la circostanza più probabile) o perché, nel caso la spuntasse contro Hollande nel ballottaggio delle presidenziali francesi, sarebbe costretto a cambiare la sua politica e ad aumentare la sua distanza dalla Germania (e conseguentemente dall'Europa). La cancelliera Angela, dunque, per rimescolare le carte pensa a costituire un asse con Monti: parola d'ordine, rigore. Ristrettezze, tasse, depressione e recessione. Su Libero spiegavamo: "Per noi sarebbe il disastro. Subiremmo ancora di più il giogo di Berlino". Le conferme - Ed ecco che nemmeno ventiquattro ore dopo arrivano le prime, nette, conferme. "Berlino cerca un asse con roma sulla crescita", ha spiegato il protavoce del teutonico governo, Steffen Seibert. La Merkel si sente già orfana di Sarkozy, e  la Cancelliera, per fugare ogni equivoco, ha deciso di rendere noto un incontro tra il suo entourage e quello di Mario Monti, un incontro avvenuto in settimana e di cui nessuno sapeva nulla. Il summit, si è appreso, è servito a promuovere iniziative concrete per la crescita da proporre nel prossimo Consiglio europeo di giugno. Il "patto d'acciaio" ci soffocherà - Italia (quella di Monti) e Germania unite nel nome del rigore, che "porterà gradualmente a una crescita sostenibile e al lavoro", ha spiegato il professore, che ha poi sottolineato che per uscire dalla crisi "non esistono facili vie o scorciatoie". Peccato che le ricette proposte dal governo tecnico - vere delizie per quello della Merkel - siano improntate unicamente a tasse e salassi. I risultati della cura Monti sono evidenti: Pil in picchiata, produzione industriale ai minimi storici, stretta sui salari, perdita del potere d'acquisto, raffica di suicidi tra gli imprenditori; il tutto mentre il famigerato spread continua nelle sue folli corse. Ora si profila anche il "patto d'acciaio": un'intesa Monti-Merkel che rischia di farci soffocare definitivamente, con i contribuenti già ridotti all'osso. E oggi, 26 aprile, Monti è volato a Bruxelles da Angela   

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