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Adieu Loulou: è morta la musa di Yves Saint Laurent

Si è spenta dopo una lunga malattia Loulou de la Falaise, musa e amica dello stilista. Fu lei ad ispirare lo smoking al femminile

Andrea Tempestini
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Ci sono persone a cui basta l'esistenza stessa a renderle icone. Non devono fare nulla se non alzarsi la mattina e irradiare il mondo con il loro fascino magnetico.  Loulou de la Falaise era proprio così, capace di sprigionare magia con la sua semplice presenza. Il suo dna gridava icona e lei, sorniona,  si concedeva al mondo con il suo savoir faire ammaliatore. Modella prima – come la madre, Maxime Birley, che aveva conquistato Elsa Schiaparelli-  designer poi, la donna, inglese di origine ma assolutamente francese d'adozione, è morta in Francia dopo una lunga e non meglio specificata malattia. L'ultima grande musa - Se l'epoca delle top model si è chiusa con le valchirie degli anni '90 su quella delle muse ineguagliabili allora cala il sipario con la scomparsa –sabato 5 novembre-  della de la Falaise, grande ispiratrice di un maestro come Yves Saint Laurent, che per vent'anni non riuscì a rinunciare alla sua presenza e alla sua collaborazione, interrotta solo dal ritiro dalle scene del grande couturier. Loulou de la Falaise stava alla moda come un figlio ai suoi genitori, legata all'industria da un filo apparentemente invisibile ma assolutamente indistruttibile, era forse un pezzetto di moda anche lei, o così l'avevano plasmata gli incontri preziosi con i mostri sacri della sua epoca. Legata nell'ultimo decennio ad Oscar De La Renta, di cui era consulente,  e con un proprio marchio sul mercato, la designer  aveva esordito nella fashion industy come modella e Diana Vreeland l'aveva voluta a tutti i costi per il suo Vogue.  Poi era stato il turno di Halston che l'aveva scelta come designer e infine Yves Saint Laurent, che su di lei aveva costruito l'immagine sofisticata della donna in tuxedo e a lei aveva pensato sfidando il mondo con le camicie trasparenti consacrandola al ruolo di musa.  Amici e collaboratori - Quella di Loulou de la Falaise e di Yves Saint Laurent è la storia fortunata di una lunga avventura professionale che ha portato l'ex modella a laurearsi designer apprezzata di gioielli, ma anche la favola di un'amicizia nata dall'incontro di due anime belle e creative tanto forte e  penetrante da lasciare un segno nel percorso stesso della storia della moda.  Se non si fosse  trattato di una donna in carne ed ossa  Loulou de la Falaise sarebbe certo stata il frutto di uno dei bozzetti più riusciti della matita di Saint Laurent, un mix esotico di elementi combinati seguendo una ricetta che  segretamente sapeva mescolare colori allegri e sofisticata eleganza,  brio e superbia, classe e spontaneità, semplicità e fierezza, quel che serve insomma, per essere una musa. di Donatella Perrone

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