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Elodie? "600mila euro di debiti per Iannone": cos'ha fatto scrivere al notaio

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Quello tra Elodie Di Patrizi e Andrea Iannone è un rapporto talmente solido da trasformarsi anche in business, in affari immobiliari. Ad annotarlo, in un articolo su Open, è Fosca Bincher spulciando nei conti della popstar romana e dell'ex pilota di MotoGp, ha scoperto cos'è accaduto lo scorso 23 aprile. "Ha scelto di indebitarsi per amore"

L'interprete di Due e Black Nirvana, giusto per citare una manciata dei suoi tormentoni, "nello studio di Bareggio (Mi) del notaio Andrea Conte ha fondato una società immobiliare interamente a lei intestata. Si chiama con le iniziali del suo nome e cognome, EDP srl e ha per oggetto sociale l’acquisto e la locazione di beni immobili". Insomma, anche l'ex di Amici di Maria De Filippi si è buttata sul mattone.

 

 

 

La seconda notizia, però, è la scelta decisamente particolare per l'investimento d'esordio: "Il primo acquisto della società è stato siglato il 26 luglio scorso - si legge sempre sul sito fondato da Enrico Mentana -, ed è avvenuto a Vasto dove ha comprato nella zona industriale del porto un «capannone ad uso industriale disposto su due piani (terra e primo) tra loro collegati a mezzo scala interna».

Lo stesso giorno, la società di Elodie ha sottoscritto con Unicredit "un mutuo fondiario decennale con iscrizione di ipoteca sul capannone e sul terreno che lo circonda per il doppio della somma". Valore del mutuo, con tasso di interesse del 5,7%600mila euro.  A vendere il capannone industriale è stata la Gtp, che vede azionista al 95% proprio il fidanzato Iannone: "Si scopre come la vocazione immobiliare di Elodie sia in realtà un atto di amore", ironizza Fosca Bincher.

 

 

 

L'altro intestatario della Gtp è peraltro Angelo Iannone, fratello del pilota di montociclismo, anche lui dunque beneficiato dall'acquisto della "cognata", che in ogni caso ha fatto scrivere al notaio una dichiarazione precisa: di "essere di stato libero e di non aver stipulato alcun contratto di convivenza ai sensi della L. 76/2016 (la legge sulle unioni civili, ndr)". Insieme sì, ma ancora divisi.

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