Principe Harry, disastro in tribunale: "Verdetto Invicta", un terremoto
Il principe Harry non ha pace, ora l'Invicta, nota di azienda italiana produttrice di borse e zaini, ha portato in tribunale il duca di Sussex in quanto secondo loro non poteva registrare il suo marchio Invictus, legato all'associazione da lui creata nel 2014 per promuovere una competizione sportiva annuale rivolta a veterani con disabilità.
Il verdetto, che ha visto la sconditta del principe, risale allo scorso mese ma è stato reso pubblico solamente in questi giorni. Il motivo che ha spinto il Trademark Tribunal ha portare in tribunale il marito di Meghan Markle è che la registrazione del suo marchio creerebbe confusione tra il pubblico internazionale ormai abituato a collegare la parola Invicta al marchio italiano. I giudici hanno dichiarato troppo simili sia le lettere del logo sia la parola stessa del brand. Quella dell'azienda torinese è stata sia una vittoria dal punto di vista morale sia pecuniaria: Harry ha dovuto infatti risarcire l'azienda con ben 1600 sterline.
Andrea Lomas, rappresentante del principe in udienza, aveva tentato di difenderlo sostenendo: "Il nome Invictus è sinonimo di regalità e tale è la fama e la reputazione del principe Harry, duca di Sussex, al punto che concettualmente la parola Invictus da ora in avanti riporterà automaticamente al concetto di beneficenza, ai reali e/o ai militari feriti e malati". A nulla sono servite queste parole che hanno visto la una dura sconfitta del duca di Sussex.