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Maddalena Corvaglia, la foto dal basso: visione spintissima, tsunami erotico

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Anche Maddalena Corvaglia entra, volente o nolente, nel "magico mondo" dei feticisti dei piedi. Anzi, dei "piedini vip" che tanto fanno impazzire migliaia di utenti sui social e nei forum. Difficile capire da dove nasca tanto ossessivo culto per gli arti inferiori delle donne, ma si tratta di una marea in grado di sommergere i post delle bellezze italiane e internazionali che osano pubblicare su Facebook o Instagram proprie foto con i piedi in primo piano. 

 

 



Ci è cascata anche l'ex indimenticabile velina di Striscia la notizia, che vent'anni fa in coppia con Elisabetta Canalis infiammava i cuori dei telespettatori del tg satirico di Canale 5. Oggi splendida 42enne con un fisico scolpito da fitness e palestra (non mancano mai le testimonianze del suo durissimo lavoro tra pesi, bilancieri e attività fisica varia), ha pubblicato un malizioso selfie con piedini in primo piano. Risultato? Diluvio di complimenti più o meno spinti.  

 

 

 

 

"I nostri piedi raccontano tanto di noi. Non solo con le loro movenze", esordisce nella didascalia, spiegando in realtà come la foto sia un pretesto per un trattato scientifico-filosofico. Di seguito, il testo completo che ha fatto impazzire follower e fan (certo, meno delle foto).

 

 

 

La FORMA del piede descrive già il LA PROVENIENZA ED CARATTERE DI UNA PERSONA. Tu che piede hai? Guarda nelle storie ....

Piede EGIZIO( l’alluce è più lungo) :

Sei una persona APERTA, CREATIVA CHE NON SI ACCONTENTA MAI.

Piede GRECO( l’ILLICE è più lungo dell’alluce) :

Hai grandi grandi capacità di Leadership e prestanza fisica.

Piede ROMANO: ( alluce, illice e trillice sono uguali) :
Sei pratico ed hai una grande capacità di problem solving.

INNO AI PIEDI

“Perché sono lontani dalla testa.

Perché conoscono il suolo, le spine, i serpenti, l’aspro e lo sdrucciolo.

Perché sono tutto l’equilibrio.

Perché sono la superficie che spetta quando si sta in una folla e si sopporta un gomito altrui in una costola, un braccio sotto al naso, una cartella nell’addome, ma non si permette a nessuno di calpestarceli.

Perché sono il minimo e inviolabile confine.

Perché reggono l’intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.

Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché portano via.

Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato.

E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.

Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.

Perché scalzi sono belli.

Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.

Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.

Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.

Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Puskin.

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.

Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.

Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.

Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi.

Perché sono stati crocefissi...”
#piedi #feet

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