Gigi D'Alessio, condannato il figlio: lite con Nicole Minetti e colf ucraina brutalizzata, i dettagli-choc dell'aggressione
Claudio D'Alessio, figlio del cantante Gigi, è stato condannato dal tribunale Monocratico di Roma per lesioni personali e violenza privata a 3 mesi e 15 giorni. I fatti riguardano l'aggressione ai danni di una collaboratrice domestica, nel luglio 2014, durante una lite tra l'imprenditore e la fidanzata dell'epoca, che era Nicole Minetti. Il pm aveva chiesto 9 mesi di pena. Il giudice nel riconoscere la penale responsabilità di D'Alessio jr e decidere la pena ha riconosciuto le attenuanti generiche e stabilito la sospensione della condanna. I difensori hanno annunciato che sarà proposto ricorso in appello.
Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, D'Alessio aveva picchiato e cacciato da casa sua, ai Parioli, la sua colf ucraina Halyna Levkova che gli aveva chiesto di abbassare la voce in piena notte mentre litigava con la Minetti. A quel punto il figlio del cantante napoletano avrebbe sbattuto la donna fuori di casa in pigiama e ciabatte provocandole "ematomi, cervicoalgia e stati d'ansia, lesioni guaribili in dieci giorni", come si legge nel capo d'imputazione. "Ha provato a lanciarmi una sedia", aveva detto Halyna. E ancora: "Mi ha strattonato e sbattuto contro il muro, buttandomi la valigia fuori casa. Solo perché gli avevo chiesto l'ultimo stipendio. Non mi pagava e maltrattava".
"Pago il prezzo di avere questo cognome", ha commentato Claudio D'Alessio. "Se avessi fatto veramente qualcosa alla mia colf lo avrei ammesso ma non è successo nulla di tutto questo. Gli anni di udienze, e il peso mediatico che hanno avuto, mi hanno solo danneggiato a livello lavorativo. Io sono una persona per bene".