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Fedez insulta il Codacons? "Ne ho pieni i cog***, fate schifo". Drammatica figuraccia: "Non ha capito nulla, lo quereliamo"

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Francesco Fredella
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Un altro botta e risposta. Un'altra battaglia tra il Codacons e Fedez, che sono ai ferri corti da tempo. "Io ne ho pieni i cogl****", dice Fedez nelle sue Instagram Stories. L'associazione dei consumatori l'avrebbe denunciato per l'ennesima volta. Il motivo: dalla raccolta fondi degli artisti italiani in favore dei lavoratori dello spettacolo fino a quella di Malika, la ragazza omosessuale cacciata di casa che ha scosso la Rete.

 

 

 

"Richiedono di procedere all'immediato sequestro", tuona Fedez. Che poi mostra alla Rete l'atto e dice: "Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi, è incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi che so quello che fate e so come lo fate, che nessuno intervenga sono stufo. Vergognatevi". Una vera cannonata. Una bomba che si trascina in tribunale.  "Io cerco sempre di farmi una risata ma siamo arrivati a un punto in cui questa cosa è insostenibile. Io ricordo che il Codacons durante il primo lockdown chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto "donate per l'emergenza Covid" quando i soldi andavano direttamente a loro che con l'emergenza sanitaria nulla avevano a che fare. E questi hanno il coraggio di rompere il c***o dove degli artisti hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarlo alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata la Mercedes. Come è possibile?".

 

 

 

Fedez, poi, dice di avere una trentina di denunce alle spalle che sarebbero arrivate proprio dal Codacons. "Devo andare in tribunale 30 volte per questi stron** che intasano i pubblici uffici. Non è possibile". Intanto l'Associazione ha replicato con una nota: "Ci ha nuovamente attaccato ricorrendo a insulti e violenza inaccettabili. Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità. L’atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti". Infine l'annuncio: "Le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato".

 

 

 

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