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Pomeriggio 5, Barbara D'Urso blocca tutto. Rissa sui Maneskin, lei sbotta: "Vanno a fare pipì"

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I Maneskin scaldano il salotto di Pomeriggio 5, e Barbara D'Urso è costretta a richiamare i suoi ospiti all'ordine, ricorrendo anche a formule "irrituali". La vittoria della giovane rockband romana al Festival di Sanremo continua a dividere ascoltatori e telespettatori. "Non mi piacciono per niente, sono troppo volgari, danno un senso di volgarità", incalza Flavia Vento. La D'Urso la corregge: "Sono dei grandissimi performer". Per Marco Baldini, il loro successo è "la dimostrazione che i tempi sono cambiati". 

 

 

 


La discussione però degenera in fretta, a testimonianza di quanto Damiano, Victoria e soci siano divisivi a livello musicale ed estetico. Nel salotto di Canale 5 i toni si alzano ed è la padrona di casa a intervenire bruscamente: "Siamo a scuola? Per favore... Sto parlando. Se mi parlate sopra anche quando tento di lanciare un servizio... Davvero a casa cambiano canale e vanno a fare la pipì, anche se non devono andarla a fare". Uno "scappellotto" virtuale che ha riportto a miti consigli gli opinionisti del salotto Mediaset, tra cui  Paolo Brosio.

 

 

 


Parlando di Sanremo, dopo un servizio sulle polemiche che hanno agitato l'Ariston negli ultimi anni (una tradizione pluridecennale del Festival), la D'Urso ha detto la sua anche su Virginia Raffaele, che nel 2016 sconvolse il mondo cattolico ripetendo per 5 volte la parola "Satana" sul palco durante la gag del grammofono rotto. "Posso dire solo una cosa io? Io amo Virginia Raffaele, ma sinceramente sul palco del Teatro Ariston di Sanremo la parola Satana non l’avrei detta perché non mi fa per nulla ridere". Quest'anno, invece, è stata una mancanza di sensibilità di Amadeus e della Rai a turbarla, il mancato saluto a Stefano D'Orazio, batterista dei Pooh morto di Covid a fine 2020. "Io sono davvero basita. È particolare che il ricordo fosse previsto alle 2 di notte. Stefano è morto a causa del Covid. Secondo me meritava uno spazio dignitoso".

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