La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone è pronta alla controdenuncia. In mattinata si diffonde una notizia: la Procura di Roma ha aperto un fascicolo modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, dopo l'esposto presentato da un professore di diritto pubblico comparato all'università di Brescia sul percorso accademico della ministra presso la Link Campus university.
Nell'esposto arrivato sul tavolo dei pm di piazzale Clodio, in cui si chiede di verificare la regolarità dei titoli acquisiti nel 2012 e 2016, sono allegate notizie di stampa sul caso. Accuse che già nelle scorse settimane il ministro ha respinto dicendosi "serenissima, perché il mio percorso è assolutamente limpido e corretto, quindi non ho alcun tipo di preoccupazione. I due titoli di studio conseguiti non mi hanno comportato alcun vantaggio da un punto di vista professionale e nemmeno politicamente".
A stretto giro di posta, arriva la replica della stessa ministra del Lavoro: "Prendo atto con grande soddisfazione quanto comunicatomi dal mio legale, avvocato Cesare Placanica, ossia della determinazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma che, con riferimento all'esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l'inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato. Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui".
"A questo punto - prosegue però una combattiva Calderone - ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona". La notizia sulla laurea della ministra era stata cavalcata nelle scorse settimane da vari media vicini all'opposizione, Fatto quotidiano in testa.