La magistratura scende in campo e rigorosamente contro il governo. Dopo i centri in Albania, le toghe dichiarano guerra al decreto Sicurezza, fresco di approvazione in Consiglio dei ministri. Rocco Maruotti, per esempio, parla di un "inquietante messaggio". Per il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati il decreto "sembra avere solo un duplice obiettivo: da un lato, creare nella collettività un problema che non esiste, non mi pare che ci sia alcun allarme sociale o alcuna questione emergenziale legata all'ordine pubblico; dall'altro, tentare di porre le basi per la repressione del dissenso". Poi, nel corso del Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe, prende la parola anche Cesare Parodi. Il presidente dell'associazione lo definisce invece "un documento molto complesso, tratta moltissimi aspetti. È un provvedimento che sarà destinato ad avere il consenso da parte di alcuni cittadini, anche molto forte, e un forte dissenso da parte di altri".
E ancora: "È un documento che non ha mezze misure, interviene su alcuni settori dell'ordine pubblico - quindi accontentando un po' il desiderio di una parte della cittadinanza - ma è un provvedimento per certi aspetti molto restrittivo e punitivo che quindi ovviamente susciterà sentimenti opposti. Credo che porterà a non pochi problemi interpretativi e applicativi - ha proseguito Parodi - ci sono sicuramente anche alcuni aspetti positivi come una maggiore attenzione alle truffe per gli anziani che è un aspetto molto delicato".
Anm, le toghe tornano sul caso-Albania: "Il nostro ruolo"
Le toghe tornano ad attaccare il governo. Dopo aver ricevuto l'invito per un faccia a faccia, è Cesare Parodi...Un'ingerenza evidente, al punto che a stretto giro è arrivata la replica di Maurizio Gasparri. "Dalla Anm arrivano parole sconcertanti e allarmanti. Si disprezza il desiderio di sicurezza dei cittadini - ha tuonato il presidente dei senatori di Forza Italia -. Si definisce inesistente il problema della sicurezza. Ecco come si spiegano le sentenza assolutorie, o troppo blande nei confronti di tanti gruppi che agiscono in maniera illegale nelle nostre città". Ma non finisce qui, l'azzurro ha notato come alcune toghe "stanno dalla parte di chi fa l'ostruzionismo, come il Pd e i grillini, contro provvedimenti che tutelano il popolo in divisa. L'Anm parla contro un decreto che istituisce la tutela legale di poliziotti e carabinieri, che vengono feriti ogni giorno nelle piazze. Sappia il popolo in divisa che Forza Italia è con loro. Sappia il popolo in divisa che l'Anm con queste parole di oggi si schiera contro carabinieri, poliziotti e finanzieri e dalla parte di chi la pensa e agisce in maniera del tutto diversa - ha concluso - Difenderemo la democrazia, la giustizia e la stessa magistratura da chi usa un linguaggio totalmente inaccettabile".