Strage di Erba, no alla revisione del processo: la Cassazione spegne le speranze di Rosa e Olindo

No alla revisione del processo sulla strage di Erba: lo ha deciso la Corte di Cassazione. Dunque, per Olindo Romano e Rosa Bazzi è confermata la pena dell'ergastolo.
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martedì 25 marzo 2025
Strage di Erba, no alla revisione del processo: la Cassazione spegne le speranze di Rosa e Olindo
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No alla revisione del processo sulla strage di Erba: lo ha deciso la Corte di Cassazione. Dunque, per Olindo Romano e Rosa Bazzi è confermata la pena dell'ergastolo. I due avevano fatto ricorso dopo che l’inammissibilità della revisione era stata stabilita dalla Corte d’appello di Brescia a luglio del 2024. I giudici della Suprema Corte, però, non hanno ritenuto fondato nessuno dei motivi con cui gli avvocati di Rosa e Olindo chiedevano di rivedere la decisione di luglio.

Nella domanda di revisione si chiedeva l’audizione di "nuovi testimoni", la rivalutazione delle prove scientifiche, la considerazione di racconti sostenuti in trasmissioni televisive. Inoltre, si riteneva non attendibile il supertestimone sopravvissuto alla strage e si consideravano possibili piste alternative legate alla criminalità organizzata. Tutte queste ipotesi, però, sono state bocciate dalla Cassazione, che non ha ritenuto necessario ascoltare nuovi testimoni o rivalutare alcune prove del caso.

Per i due condannati, che avevano riposto le loro speranze nel verdetto della Suprema Corte, oggi non ci sono più strade da tentare, almeno in Italia. Il solo ricorso possibile è quello alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che può esprimersi sul fatto che sia stato equo o meno il processo a loro carico. La difesa di Olindo e Rosa ha già fatto sapere che lo valuterà. La strage di Erba risale alla sera dell’11 dicembre 2006: Olindo e Rosa uccisero la loro vicina di casa, Raffaella Castagna, suo figlio Youssef che aveva due anni, sua madre Paola e Valeria Cherubini, la vicina dell’ultimo piano che li aveva sorpresi sulle scale. Testimone chiave del processo Mario Frigerio, marito di Valeria Cherubini e sopravvissuto perché creduto morto.