
Edmondo Bruti Liberati fa sbiancare Parenzo: "Lo dico in modo più che serio, grazie Santanchè!"

"Lo dico in modo più che serio". Edmondo Bruti Liberati, critico nei confronti della riforma della Giustizia voluta dal governo, si complimenta con Daniela Santanchè. "Io non parlo mai di politica - premette l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati a L'Aria Che Tira su La7 -. Apprezzo moltissimo le dichiarazioni della ministra Santanchè, perché ha riportato nei termini corretti il rapporto tra politica e giustizia".
Per Bruti Liberati, "che si dimetta o no è un problema politico e non di procedimenti giudiziari". Da qui il plauso: "Grazie all'Onorevole Santanchè che ha rimesso in piedi le separazioni dovute". Un endorsement che lascia di stucco lo stesso conduttore, David Parenzo: "Ma dici sul serio o sei ironico?". "No, sono serissimo", replica senza mezzi termini il magistrato.
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Al centro del dibattito la separazione delle carriere voluta dal ministro Nordio e per cui i giudici stanno facendo battaglia. E Bruti Liberati con loro: "Questo progetto di legge non è la separazione delle carriere - tuona nel giorno dello sciopero delle toghe -, che esiste anche in altri paesi democratici, ma è tutt'altro, è l'eliminazione di quell'equilibrio tra poteri che la nostra Costituzione ha stabilito". E se il magistrato approva le parole pronunciate dalla Santanchè durante il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti, lo stesso non si può dire di quelle di Carlo Nordio. "Il ministro della Giustizia italiano, unico al mondo, si è permesso - dopo la condanna dell'onorevole Delmastro in primo grado - di dire: 'confido che sarà assolto in appello'. Questa si chiama, in termini semplici, una pressione sui giudici dell'appello. Noi temiamo per l'indipendenza dei pm, ma il contesto ci indica che è a rischio l'indipendenza dei giudici, il, problema dell'equilibrio dei poteri è delicato", conclude.
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