Caso Cospito, la procura chiede l'assoluzione per Andrea Delmastro: "Manca l'elemento oggettivo"

giovedì 20 febbraio 2025
Caso Cospito, la procura chiede l'assoluzione per Andrea Delmastro: "Manca l'elemento oggettivo"
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La procura di Roma ha chiesto l’assoluzione per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro imputato, con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio, in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Delmastro, difeso dall’avvocato Giuseppe Valentino, è presente in aula. Nel procedimento sono parti civili i parlamentari del Partito democratico che incontrarono in carcere l’anarchico, Andrea Orlando, Silvio Lai, Debora Serracchiani e Walter Verini.

"Mi vorrei muovere dall’idea di segreto: tutti, fin dall’iniziò sapevano che questa roba era "segreta" o "non segreta" io non lo sapevo e mi sono messo sui libri per studiare. Come faccio sempre", ha dichiarato, nel corso della sua requisitoria, il procuratore aggiunto Paolo Ielo. "Abbiamo prodotto la richiesta di archiviazione" per Delmastro e noi "non ci spostiamo di un millimetro da qui", ha aggiunto Ielo. "Vale lo stesso principio per tutti" i cittadini, ha spiegato il rappresentante della pubblica accusa ricordando un processo analogo con imputato diverso celebrato qualche settimana prima e nel quale, la richiesta della procura, è stata la stessa: "richiesta di assoluzione per mancanza dell’elemento soggettivo", ha concluso.

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L'inchiesta dei pm romani ruota intorno alle dichiarazioni fatte, nel febbraio del 2023, in parlamento, da Giovanni Donzelli, collega di partito di Delmastro. Alla Camera riferì il contenuto di conversazioni avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra Cospito - poi protagonista di un lungo sciopero della fame per protestare contro il regime del carcere duro -, e detenuti di camorra e 'Ndrangheta, anche loro al 41 bis. Informazioni che Donzelli aveva avuto all'epoca dei fatti Delmastro che ha la delega al Dap. Nella requisitoria, i rappresentanti dell'accusa - oltre a Ielo la dottoressa Rosalia Affinito -, hanno sostenuto che quelle notizie "erano segrete per legge", ma manca l'elemento soggettivo, ossia del dolo, nel senso che Delmastro non sapeva che fossero notizie segrete.

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