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Francesco Lo Voi, "pratica di incompatibilità": la Procura al lavoro da inizio settimana

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E' stata chiesta, dai laici di centrodestra del Consiglio superiore della magistratura, l'apertura di una pratica di incompatibilità del procuratore di Roma Francesco Lo Voi, colui che ha iscritto nel registro degli indagati la premier Giorgia Meloni, i ministri dell'Interno e della Giustizia Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per la gestione del caso Almasri. Isabella Bertolini, Claudia Eccher, Daniela Bianchini, Felice Giuffrè ed Enrico Aimi, dunque, hanno presentato "richiesta di apertura pratica ai fini dell'avvio di un procedimento per incompatibilità ambientale-funzionale e trasmissione degli atti alla Procura generale per la valutazione di eventuali illeciti disciplinari nei confronti di Franco Lo Voi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma". Questo è quanto era stato spiegato in una nota. La novità è che, si apprende, inizierà all'inizio della prossima settimana il lavoro della Procura di Perugia sull'esposto presentato dal Dis contro Lo Voi

"Diversi organi d'informazione nei giorni scorsi hanno ripreso degli stralci dell'ultima audizione davanti al Copasir del dottor Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio - sottolinea ancora la nota -. Secondo quanto riportato, l'ufficio giudiziario guidato dal dottor Lo Voi ha consegnato, nell'ambito della chiusura indagini di un procedimento penale per rivelazione a carico di alcuni giornalisti, una informativa redatta dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) con classifica di segretezza 'Riservato', poi pubblicata integralmente sul quotidiano dove i predetti lavorano". Il riferimento è alla pubblicazione di informative d'intelligence sul Domani

Dopo l'esposto che il Dis avrebbe presentato contro Lo Voi, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone dovrà valutare se il suo collega di Roma abbia violato la legge diffondendo un documento riservato dell'Aisi sul caso di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto della premier Meloni. Nell'esposto in questione si segnalerebbe l'ipotesi di violazione della legge sui servizi da parte della Procura della Capitale, dal momento che non sarebbero state adottate le cautele necessarie per evitare l'indebita diffusione di informative riservate. 

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