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Almasri, Giulia Bongiorno esce da Palazzo Chigi: "No comment, magari tra un giorno"

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È durata circa un quarto d’ora la visita di Giulia Bongiorno a Palazzo Chigi. L’avvocato e senatrice della Lega, che difenderà la premier Giorgia Meloni, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano nell’ambito dell’inchiesta sul caso Almasri, ha lasciato la sede della Presidenza del Consiglio, senza fare dichiarazioni. "Quando posso parlo, per adesso abbiamo scelto questo", si limita a dire Bongiorno, ribadendo la linea del silenzio.

"Magari tra un’ora o tra un giorno... devo fare ulteriori riunioni, poi vi parlo di tutto", risponde ai cronisti che le chiedevano anche un commento in merito alle accuse delle opposizioni, che hanno definito inopportuna la scelta di Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama, come legale difensore di premier e ministri. E il Pd è riuscito anche a versare veleno sul governo anche per la scelta di Bongiorno come legale.

 

 

A spararla grossa in un'intervista a Repubblica è stato Walter Verini, senatore Pd e segretario della Commissione presieduta da Bongiorno: "È gravemente inopportuno che la presidente della commissione Giustizia del Senato sia anche l’avvocato difensore della premier, del ministro della Giustizia, del ministro dell’Interno e del sottosegretario che ha la delega ai servizi. Io - specifica - stimo Bongiorno, ma è presidente della commissione Giustizia. Non ci sono incompatibilità formali, ma essere legale di Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano lo ritengo una gravissima inopportunità per questa carica istituzionale". Insomma, ormai, il Pd cerca ogni argomento sterile per attaccare Meloni. 

 

 

 

 

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