Carlo Nordio spegne chi sbraita contro la riforma: "Il pm oggi è già un superpoliziotto"
Il ministro Carlo Nordio nella sua relazione annuale in parlamento ha affrontato diversi temi che riguardano la Giustizia. Sui pm e la riforma sulla separazione delle carriere ha affermato: "Quanto al timore che il pm diventi un 'superpoliziotto' la risposta è assai semplice: nel sistema attuale esso è già un superpoliziotto. Con l’aggravante però che godendo delle stesse garanzie del giudice egli esercita un potere immenso senza alcuna reale responsabilità".
Poi ha parlato della situazione carceraria e dei nuovi investimenti previsti per i prossimi due anni: "Prevista la realizzazione di un piano per l’edilizia penitenziaria a cura del Commissario straordinario e il completamento della ristrutturazione del patrimonio edilizio a cura dell’amministrazione penitenziaria, che ha emanato a tale scopo il Documento programmatico generale per la riqualificazione del patrimonio edilizio, l’efficientamento energetico e l’adeguamento strutturale con innovazione degli impianti di sicurezza e videosorveglianza. È in atto sotto il profilo trattamentale l’attuazione con i fondi strutturali e di investimento europeo del P.n. inclusione sociale 2025-2027 con uno stanziamento di euro 275 milioni per favorire l’inclusione socio-lavorativo dei detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna".
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Infine ha aggiunto: "Con il dl 92/24 misure urgenti per il sistema penitenziario sono stati stanziati 12 milioni di euro a regime per l’accoglienza socio riabilitativa dei detenuti in strutture accreditate presso il ministero della Giustizia al fine di favorire il reinserimento socio lavorativo e per ampliare i posti disponibili presso le comunità terapeutiche per i detenuti tossicodipendenti - continua - Riguardo i rapporti con le Regioni e gli enti locali, per effetto dell’attuazione dell’accordo preso in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni ed enti locali sono state realizzate le cabine di regia regionali, costituite da Regioni, prap, uiepe, cgm che hanno il compito di inserire nell’ambito della programmazione sociale regionale interventi ad hoc per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti e pertanto tali organismi anche alla luce della riforma del titolo V della Costituzione hanno preso il posto dei Consigli di aiuto sociale. In relazione alle attività teatrali in carcere sono stati stanziati per la prima volta con legge di bilancio euro 500.000 per ampliare tali attività con uno stanziamento ad hoc".
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