Bongiorno, capolavoro Open Arms: "Salvini, assoluzione piena. Contro chi è questa sentenza"
"Un lavoro straordinario". La corte del Tribunale di Palermo ha appena emesso la sentenza del processo Open Arms: "Assoluzione perché il fatto non sussiste". L'imputato Matteo Salvini, commosso, abbraccia la compagna Francesca Verdini e le prime parole del leader della Lega, che rischiava 6 anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio, sono per i suoi avvocati: il ministro ringrazia Giulia Bongiorno e gli altri legali Luigi Carta, Francesco Colotti, Crescenzo Manna, Lavinia Squicquero e Ludmila Laudonio con poche, sentite parole.
La sentenza è di primo grado, la battaglia giudiziaria quasi sicuramente proseguirà. Ma per il momento è l'ora della gioia, anche per la Bongiorno. "E’ stata una sentenza per cui il fatto non sussiste, una sentenza di assoluzione piena. Il ministro si è difeso all’interno delle istituzioni, è stato sempre presente. Voglio chiarire in maniera confutabile che non si tratta di un’assoluzione con qualche ma, qualche se o con qualche però. C’era chi parlava di una sentenza megagalattica, di uno sfregio, di una sentenza con qualche derubricazione. No, una sentenza con una grandissima assoluzione", è il commento a caldo della legale ed ex ministra.
"Tra le formule assolutorie è stata scelta quella piena, non sussiste alcun reato. Non è una sentenza contro i migranti, è una sentenza contro chi li sfrutta”, conclude con soddisfazione la Bongiorno. Ed è soprattutto una sentenza giunta dopo 3 anni di accuse e fango lanciato in primis dalle opposizioni, come ribadito dallo stesso Salvini venerdì sera, ospite di Bruno Vespa a 5 Minuti su Rai 1: "Sicuramente sono curioso di sentire gli accusatori di sinistra, i professoroni che imperversano sulle tv e sui giornali e che fino a mezz'ora fa ritenevano che fossi un pericoloso delinquente, razzista, fascista. Sono curioso di sapere cosa diranno davanti a una sentenza del Tribunale. Mi dispiace per i milioni di euro che il processo intentato da Pd e Cinque stelle è costato agli italiani".