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Anm, la minaccia al governo: "Sciopero contro la riforma della giustizia"

 Toghe

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"Avviare immediatamente una mobilitazione culturale e una sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui pericoli di questa riforma, che, sia a livello centrale che locale, si articoleranno in diverse iniziative". È scritto nella mozione finale approvata dall'assemblea straordinaria dell'Anm al termine di oltre cinque ore di lavori a cui hanno partecipato circa 700 toghe. L'associazione dei magistrati ha altresì deliberato "l'immediata istituzione di un comitato operativo a difesa della Costituzione aperto all'avvocatura, all’università, alla società civile, indipendente da ogni ingerenza politica, anche in vista di una possibile consultazione referendaria, per far conoscere alla cittadinanza i pericoli derivanti dalla riforma" e "l'organizzazione di almeno una manifestazione nazionale da svolgersi in un luogo istituzionale significativo subito dopo l'eventuale approvazione in prima lettura della proposta di riforma". La mobilitazione comprende anche "l'indizione, in relazione all'iter parlamentare di discussione del ddl di riforma costituzionale, di una o più giornate di sciopero per sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli della riforma".

"Santalucia senza sosta, senza conoscere domenica e giorni festivi, si impegna a raccontare fanfaluche con una dedizione degna di miglior causa. È lui che si presta all'uso politico della giustizia e sottomette la magistratura alle parti politiche che l'hanno messo in quell'incarico nell'Anm. Siamo noi che vogliamo liberare la magistratura dalla politica. Mentre, invece, Santalucia si illude di poter impedire con le sue parole riforme che ripristino la separazione dei poteri tra esecutivo, legislativo e giudiziario. Sono i Santalucia che rendono un'Italia peggiore, ma siamo noi che la renderemo migliore. Con Landini, Santalucia e i magistrati che boicottano il Parlamento e il governo l'Italia rischia di fare dei passi indietro. Ma con il consenso popolare invece noi lo porteremo avanti. È per gente come Santalucia e compagnia brutta che la magistratura è precipitata nel consenso dei cittadini". Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri.

"L'Anm minaccia lo sciopero contro la separazione delle Carriere? È il solito tentativo di condizionare il Parlamento che sta esaminando il ddl. Protestano per proteggere le correnti, che fino a oggi sono state decisive nelle promozioni, nelle valutazioni, negli incarichi e anche nel disciplinare. Vogliono mantenere lo status quo, di fronte a una riforma che fa perdere potere alle correnti e alle scelte fatte per appartenenza e non per merito". Lo ha scritto in una nota Enrico Costa, deputato di Forza Italia.

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