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Migranti, AreaDg: "Magistratura tutela diritti, anche se non piacciono alle maggioranze politiche"

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Lo scontro tra governo e magistratura non accenna a placarsi. Anzi, continua colpo. "Nelle democrazie liberali, al potere giudiziario spetta tutelare i diritti e le garanzie di tutti, anche se non piacciono alle maggioranze politiche, legittimamente investite dal suffragio popolare". Ad affermarlo è una nota del Coordinamento nazionale AreaDg

"Affermare questo principio dovrebbe essere scontato - sottolinea la nota -. Affermare questo principio non significa fare politica o peggio essere eversivi, come sostengono alcuni politici e alcuni giornali. Affermare questo principio non è essere imparziali nè tanto meno apparire imparziali, come sostengono alcuni magistrati. Anche perché il nostro timore è che la reiterata richiesta di apparire imparziali ci riduca a professare una imparzialità solo apparente, ma a praticare una giurisdizione addomesticata. La stessa che vorrebbe il ministro pro tempore che definisce abnorme, solo perché non rispecchia l'indirizzo governativo, un provvedimento giurisdizionale che attua il diritto dell'Unione secondo il puntuale dispositivo della sentenza della Cgue del 4 ottobre".

 

 

"Le recenti affermazioni di un collega, che hanno avuto ampia risonanza mediatica, ci impongono una riflessione che, senza alcun intento polemico, è essenziale per la vera salvaguardia dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, di qualsiasi partito politico, non è mai un avversario da fermare o da combattere, ma un interlocutore istituzionale da rispettare. Sempre".

Lo scrivono in una nota Loredana Miccichè e Claudio Galoppi, presidente e segretario generale di magistratura Indipendente, secondo i quali "deflettere da questo principio significa indebolire la funzione giudiziaria compromettendone il ruolo e la funzione costituzionale. Essere e apparire indipendenti - aggiungono - è la prima condizione per la credibilità della magistratura che mai deve essere coinvolta nelle contingenti vicende e contrapposizioni politiche. Di questa sensibilità, condivisa da moltissimi colleghi, vogliamo essere chiari e coraggiosi interpreti, difendendo sempre l'indipendenza della giurisdizione".

 

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