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Covid in Lombardia, archiviati Gallera e Caizzo: "Agirono bene"

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L’ex assessore alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera, e l’ex direttore generale Welfare, Luigi Cajazzo, si attivarono per "scongiurare i rischi derivanti da un evento, imprevisto ed imprevedibile" come la pandemia da Covid nel 2020 che ha provocato "letali conseguenze in ambito mondiale".

Lo scrive il gip di Milano, Rossana Mongiardo, nel decreto con cui archivia le accuse di rifiuto d’atti d’ufficio nei confronti del politico e del tecnico di Regione Lombardia sull’attivazione del piano pandemico. La gip, che ha accolto la richiesta della pm di Milano Cristiana Roveda dopo il trasferimento degli atti ordinato dal tribunale dei ministri di Brescia, argomenta che "non può ritenersi indebita la mancata adozione di atti e provvedimenti attuativi del piano endemico nazionale e regionale» perché come «emerso dalle complesse indagini" sarebbero "comunque risultati inidonei a fronteggiare un’epidemia di livello mondiale".

"La decisione di attivare o meno il Piano Pandemico Nazionale - conclude la gip - era del tutto rimessa alla valutazione discrezionale del Governo, anche perché l’accordo Stato/Regioni- con cui era stato adottato il Piano pandemico nazionale - costituisce una fonte normativa secondaria e, come tale, non giuridicamente vincolante". "Finalmente è stata ristabilita la verità e riconosciuta la corretta gestione della pandemia da parte dell’allora assessore al welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, e del direttore generale, Luigi Cajazzo. Ci siamo trovati tutti ad affrontare un nemico sconosciuto e letale, e per combatterlo abbiamo fatto di tutto, con coraggio e determinazione. Era strumentale cercare di processare chi ha svolto lealmente il proprio dovere per contrastare un’epidemia che ha coinvolto il mondo intero. Esprimo quindi soddisfazione per l’archiviazione disposta dal Gip di Milano nei confronti di Gallera e Cajazzo", ha commetato la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzull

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