Caso-Boccia, Sangiuliano nel mirino della Corte dei Conti: al vaglio un'istruttoria
La battaglia tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia ora diventa anche legale. Per ora, su due tavoli. Ma non si può escludere che se ne aprano altri. Da un lato, il ministro tramite il suo legale ha fatto sapere che denuncerà la 41enne di Pompei, la quale sembra ricattare il titolare del dicastero della Cultura. Ma dall'altro lato, contro Sangiuliano si muovono i pm di Roma.
Infatti si è appreso che la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, coordinata da Paolo Luigi Rebecchi, avvierà verifiche in relazione al caso Sangiuliano-Boccia. Secondo quanto trapela da fonti qualificate, la vicenda "non è rimasta inosservata" tra i giudici contabili e "si stanno facendo valutazioni su eventuali violazioni". La Corte dei Conti, insomma, indagherà su possibili violazioni circa l'utilizzo di denaro pubblico e su un possibile danno erariale. Come è noto, la Boccia sostiene che i viaggi in cui accompagnava Sangiuliano fossero stati pagati dal ministero, mentre lo stesso Sangiuliano ha assicurato in molteplici circostanze - anche nel faccia a faccia riservato con Giorgia Meloni - che tutte le spese fossero state sostenute a titolo personale.
In tutto ciò, potrebbe muoversi anche la procura ordinaria, il tutto in seguito all'ennesimo esposto presentato ieri, giovedì 5 settembre, da Angelo Bonelli. Secondo quanto si apprende l'esposto del portavoce dei Verdi non è ancora al vaglio dei pm di Roma. I magistrati, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, nel momento in cui l'incartamento sarà alla loro attenzione, procederanno formalmente all'apertura di un fascicolo, eventualmente in una prima fase a modello 45 (ossia senza indagati e ipotesi di reato) per poi affidare delega per effettuare indagini.
Nell'esposto, il garantista a targhe alterne Angelo Bonelli, ipotizza l'"indebita destinazione di denaro o cose mobili", reato previsto dall'articolo 314 bis del codice penale, e la rivelazione di segreti d'ufficio, prevista dall'articolo 326 del codice penale. Anche il ministro Sangiuliano sta valutando una denuncia nei confronti di Boccia. Secondo quanto si apprende, al momento, non ci sarebbero fascicoli aperti a Roma sulla vicenda.
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