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Giovanni Toti, toghe scatenate: seconda misura di custodia cautelare

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Nuova misura cautelare agli arresti domiciliari per il presidente della regione Liguria Giovanni Toti: alle accuse già formulate contro di lui si aggiunge ora quella di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati sottobanco - secondo l'accusa - da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo, in centro a Genova. Indagati, per lo stesso reato, anche l'ex braccio destro di Toti Matteo Cozzani, l'ex senatore e proprietario di Primocanale Maurizio Rossi e l'ex consigliere di Esselunga Francesco Moncada.

Toti era stato già arrestato il 7 maggio scorso per corruzione. E al momento si trova ai domiciliari nella sua villetta ad Ameglia. L'ultimo provvedimento, comunque, non dovrebbe far saltare il colloquio autorizzato dalla gip tra Toti e il vicepremier Matteo Salvini, in programma alle 13 di domani, venerdì 19 luglio, ad Ameglia. 

 

 

 

Nelle scorse ore, Toti aveva chiesto di poter incontrare, oltre a Salvini, all'assessore Marco Scajola, che dovrebbe incontrare sabato 20 luglio, e all'assessore Giacomo Giampedrone, visto ieri, anche la deputata di Noi Moderati ed ex assessora regionale, Ilaria Cavo. L'avvocato del governatore, Stefano Savi, ha già depositato la richiesta alla gip Paola Faggioni.  Inizialmente la Cavo era stata esclusa dai primi confronti perché ascoltata dalla Procura come persona informata sui fatti. Toti, inoltre, aveva già incontrato due esponenti nazionali di Noi Moderati, ovvero i parlamentari Maurizio Lupi e Giuseppe Bicchielli

 

 

 

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