Paradossi italici: innocenti tenuti agli arresti e colpevoli in fuga
La premessa è che Libero è, e resterà sempre, un giornale garantista. La precisazione è che non bisogna confondere i garantisti con i fessi. La realtà è che il sistema di giustizia italiano è talmente stracotto da essere garantista con gli assassini condannati, al punto da consentire loro la fuga, e persecutorio con i presunti innocenti fino a prova contraria, spesse volte arrestati e tenuti privi della libertà per mesi anche senza essere rinviati a giudizio. È la cronaca di questi giorni ad avvalorare la riflessione. La Cassazione ha confermato l’ergastolo per l’imprenditore bresciano Giacomo Bozzoli, già condannato in primo e secondo grado per aver ucciso lo zio, facendone sparire il corpo nell’altoforno della fonderia di famiglia. Il processo è durato nove anni e si è concluso con i carabinieri che, bussando alla porta per arrestarlo, hanno dovuto constatare che l’uomo si è dato alla macchia, in Maserati, con moglie e figlioletto di nove anni. (...)
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