Open Arms, Borrell sarà ascoltato in tribunale: Spagna alla sbarra, cambia tutto?
Colpo di scena. La Spagna andrà alla sbarra nel processo Open Arms. Infatti l'ex ministro degli Esteri di Madrid, Josep Borrell, sarà ascoltato in tribunale. Infatti la Procura di Palermo ha chiesto la deposizione nel processo in cui è imputato Matteo Salvini, titolare dell’ex ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell, oggi Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza.
La richiesta, già annunciata nella scorsa udienza, è stata formalizzata oggi in apertura dell’udienza del processo che vede imputato il ministro Matteo Salvini, per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella. "A seguito della deposizione del teste Moavero lo scorso 17 marzo - dice Sabella - chiediamo di sentire Josep Borrell, è una richiesta che motiviamo come teste di riferimento riguardo a interlocuzioni che il ministro degli Esteri spagnolo avrebbe avuto con il ministro degli Esteri italiano, come riferito dallo stesso Moavero il 17 maggio scorso".
Il magistrato aggiunge: "Riferiva di quanto rappresentato da Borrell sulla possibilità del rilascio del Pos alla Open arms dello Stato spagnolo come Stato di bandiera". E ricordiamo qui di seguito proprio le parole di Moavero che hanno di fatto sconfessato Open Arms aprendo all'ipotesi di un porto sicuro per la nave dell'Ong offerto dalla Spagna e rifiutato da Open Arms: "Sapevo della disponibilità della Spagna e appresi i nomi degli altri Paesi disponibili ad accogliere i migranti soccorsi dalla Open Arms quando venne pubblicata la lettera aperta del presidente del Consiglio. I Paesi disponibili, almeno in linea di principio, erano Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Romania e Lussemburgo".