Riforma della Giustizia, Anm: "Riunione d'urgenza". E l'ipotesi dello scipero
In concomitanza al CdM che ha varato la riforma della Giustizia, ecco che le toghe reagiscono. E lo fanno con l'Associazione nazionale magistrati, che convoca una riunione d'urgenza. Giuseppe Santalucia, presidente della Anm, ha infatti convocato "in via d'urgenza" la Giunta esecutiva centrale proprio per discutere della riforma.
Secondo quanto trapela, all'ordine del giorno ci sarò "l'approvazione del Consiglio dei ministri del disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e per l'istituzione della Corte disciplinare. Valutazioni e iniziative".
E ancora, Santalucia ha affermato: "Ci riuniremo a breve e l'organo deliberante dell'Anm deciderà come rispondere. Finora abbiamo solo letto i giornali e ascoltato le parole del ministro qualche settimana fa, dobbiamo aspettare di leggere bene il testo per dare una completa valutazione. L'organo deliberante dell'Anm si riunirà a breve subito dopo il Cdm", così in un'intervista ad Affaritaliani.it. Secondo Santalucia, la riforma costituzionale della giustizia "è un errore, un forte passo indietro rispetto all'effettiva autonomia e indipendenza della magistratura".
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Sullo sfondo, anche la possibilità di uno sciopero. Interpellato sul punto, Santalucia ha risposto: "Vedremo, a priori non posso escludere nulla. Anche se il percorso parlamentare di una riforma costituzionale è, come noto, abbastanza lungo. Troveremo il modo e le forme di rappresentare la nostra contrarietà. Noi siamo a favore di una protesta argomentata e non vogliamo solo battere i piedi"; conclude Santalucia. Insomma, toghe già sulle barricate: l'ipotesi di bloccare i tribunali con uno sciopero è sul tappeto.
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