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Liguria, ecco l'audio di Spinelli: "Finanziamenti illeciti", il caso è chiuso

Roberto Spinelli

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Ha detto "finanziamenti leciti" o "illeciti"? Il giallo è finalmente risolto. È infatti stata corretta la parola contenuta nel verbale dell’interrogatorio di Roberto Spinelli, figlio di Aldo, che nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria, sentito dal gip, aveva parlato di "finanziamenti leciti" richiesti dal governatore Giovanni Toti, e non "illeciti" come erroneamente indicato nel verbale.

I suoi legali si erano accorti dell’errore e avevano chiesto al giudice una correzione, sulla quale il gip ha a sua volta inviato una richiesta alla procura, la quale ha riascoltato la registrazione e ha individuato l’errore che sarà quindi corretto.

Roberto Spinelli, "finanziamenti leciti": qui l'audio

 

 

Risolto il giallo il gip di Genova ha poi rigettato l'istanza di revoca degli arresti domiciliari avanzata dai legali di Aldo Spinelli, l'imprenditore portuale indagato insieme a Toti. Spinelli resta quindi agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Quarto a Genova. Le motivazioni sono legate a un rischio ravvisato nella fase attuale di reiterazione dei reati.

Oggi 27 maggio è poi il giorno dell'interrogatorio di Paolo Emilio Signorini, ex presidente del porto di Genova ed ex ad di Iren, che è arrivato nel primo pomeriggio in procura a Genova essere sentito dai pm.

 

 

Scortato fino al nono piano, Signorini, maglione blu e camicia bianca, è stato accompagnato nella sala accanto all'ufficio del procuratore dove sarà ascoltato dai pm Luca Monteverde e Federico Manotti, alla presenza anche della Guardia di finanza Nucleo Economico Finanziario che si è occupata delle indagini.Signorini, accusato di corruzione nell'esercizio della sua funzione, è affiancato dal suo avvocato, il legale Enrico Scopesi. Signorini si era messo a disposizione per l'interrogatorio con i magistrati dopo non aver risposto al gip nel primo passaggio di garanzia.

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