Stragi, il generale Mori di nuovo sotto indagine: "Vogliono farmi morire sotto processo"
"Nel giorno del mio 85esimo compleanno ho ricevuto, dalla Procura della Repubblica di Firenze, un avviso di garanzia con invito a comparire per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico". A farlo sapere è direttamente il generale dei carabinieri Mario Mori a cui è stato comunicato di essere sotto inchiesta per le stragi di Firenze, Milano e Roma del 1993.
Secondo la Procura di Firenze, pur essendo a conoscenza degli attentati programmati, Mori non avrebbe allertato le forze dell'ordine: "Pur avendone l’obbligo giuridico, non avrebbe impedito mediante doverose segnalazioni e denunce all’autorità giudiziaria, ovvero con l’adozione di autonome iniziative investigative e preventive, gli eventi stragisti di cui aveva avuto anticipazioni" scrivono.
Il generale Mori sarebbe venuto a conoscenza degli attentati dal maresciallo Roberto Tempesta, in contatto con l'esponente dell'estrema destra eversiva Paolo Bellini, e dal pentito Angelo Siino durante un interrogatorio. Amareggiato, a dir poco, il generale Mori: "Dopo una violenta persecuzione giudiziaria – portata avanti con la complicità di certa informazione e durata ben 22 anni – che mi ha visto imputato in ben tre processi, nei quali sono stato sempre assolto, credevo di poter trascorrere in tranquillità quel poco che resta della mia vita".
Il carabiniere continua: "Ma devo constatare che, evidentemente, certi inquirenti continuano a proporre altri teoremi, non paghi di 5 pronunce assolutorie e nemmeno della recente sentenza della Suprema Corte che, nell’aprile scorso, ha sconfessato radicalmente le loro tesi definendole interpretazioni storiografiche. Per questo motivo, quei giudici della Cassazione sono stati duramente criticatati dal consesso dei lottatori antimafia nella totale indifferenza del Csm che, dinnanzi a questi violenti e volgari attacchi, tace a fronte di questo disegno che ha come unico obiettivo quello di farmi morire sotto processo".