Liguria, i pm schierano "Bestia" contro Giovanni Toti: come funziona l'ultima arma
Nell'inchiesta ligure che ha coinvolto, tra gli altri, il presidente della Regione Giovanni Toti entrano in azione le "armi" pesanti: gli investigatori potranno servirsi d'ora in poi della cosiddetta "Bestia". Si tratta di un software in grado di processare una grande quantità di dati, come quelli raccolti dalla Guardia di Finanza nel corso degli anni. Lo stesso sistema era già stato usato nel processo sul crollo del ponte Morandi.
Il programma, che si chiama Nuiv Investigator ed è utilizzato anche da Nasa ed Fbi, costa circa due milioni di euro e permette di indicizzare un'ingente mole di documenti e di incrociare dati di diversa provenienza - quelli che si trovano su cellulari, carte di credito e conti bancari - con i dati dei computer. Ieri, come si legge sul Corriere della Sera, è stata fatta la copia forense dei dispositivi in uso al governatore, finito ai domiciliari per corruzione, e ad altri indagati.
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Al setaccio mail, chat, messaggi. Quello che emergerà potrà entrare nel fascicolo già aperto dalla Procura. Così come le eventuali testimonianze in programma questa settimana. Tra queste quella del sindaco di Genova Marco Bucci, che si è messo a disposizione dei pm: "Non sono pentito di nulla, o forse di qualcosa sì, magari me lo tengo per me, lo dirò quando parlerò coi magistrati".
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