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Giovanni Toti, 30 minuti di interrogatorio: non risponde. "Riflette sulle dimissioni"

Giovanni Toti

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Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì scorso 7 maggio con l'accusa di corruzione in un’inchiesta della procura di Genova, è comparso nel primo pomeriggio davanti al gip Paola Faggioni e ai pm Luca Monteverde e Vittorio Miniati per l’interrogatorio di garanzia.  

Per i magistrati il governatore, ai domiciliari, avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli "le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro" e in cambio si sarebbe impegnato ad "agevolare" gli imprenditori per "trovare una soluzione" nella privatizzazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo, per sbloccare l’iter di una pratica edilizia ferma negli uffici regionali e per "velocizzare e approvare" alcune delibere portuali a loro favore.

Il governatore Toti non ha dato risposte né ha fornito dichiarazioni spontanee. Davanti al gip Paola Faggioni che lo convocato al Palazzo di giustizia di Genova per l’interrogatorio di garanzia non ha dunque aperto bocca.

Nessuna memoria è stata depositata da Stefano Savi, difensore di Giovanni Toti. Il presidente della Liguria è apparso tranquillo, mentre l’avvocato ha dato disponibilità a un incontro interlocutorio con i magistrati fin dalla prossima settimana: "Abbiamo già anticipato ai pm la nostra intenzione la prossima settimana di chiedere l’interrogatorio e successivamente chiederemo la revoca della misura cautelare: ci sono esigenze di carattere personale, ma anche l’esigenza di un confronto diretto col mondo della politica", spiega. E rispetto a eventuali dimissioni, aggiunge: "È una decisione politica che spetta a lui, ma che potrà prendere solo dopo aver fatto una verifica con le persone con cui ha lavorato fino ad ora, con i partiti e nello stato in cui è adesso non si può fare. Intanto adesso facciamo l’interrogatorio, chiediamo la modifica della misura e poi vediamo quello che succederà".

Di certo, continua Savi, "sono esperienze che lasciano il segno, umanamente si può capire. È molto impegnato nella lettura di questo fascicolo perché è sua intenzione offrire una ricostruzione difensiva ai pubblici ministeri che dia spiegazione dei fatti che gli sono contestati".

La linea difensiva era stata anticipata ieri dal legale. "Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni". 

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