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Dossieraggio, Nordio vuole la commissione d'inchiesta. Crosetto: "Disponibile a parlare"

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Il caso dossieraggio potrebbe presto sbarcare in Parlamento. A chiederlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, a margine di un evento presso il palazzo della Regione Lombardia, si è detto favorevole a istituire una commissione d'inchiesta:"Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria. Ovviamente, il ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni. Le parole usate da Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto, molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza".

La misura è davvero colma per il Guardasigilli che crede si sia arrivati a un punto di non ritorno: "Queste violazioni sono già state fatte in passato" ma "credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno e che quindi sia necessaria una profonda riflessione che a mio avviso potrebbe e dovrebbe essere non solo normativa, ma anche politica". In merito alla questione, è già avvenuto un primo faccia a faccia con il ministro della Difesa. Crosetto era stato il primo a denunciare la violazione della privacy di alcuni personaggi pubblici: "Ieri ho avuto un incontro con il ministro della Difesa Crosetto, con un informale scambio di opinioni. Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell'istituzione di una Commissione parlamentare d'Inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio per le parole di Cantone, è diventata ancora più seria".

 

 

Lo stesso ministro si è già dichiarato disponibile a essere sentito nell'ambito dell'inchiesta: "Oggi ho sentito il presidente del Copasir, onorevole Lorenzo Guerini, e la presidente della commissione antimafia, onorevole Chiara Colosimo, ed ho dato loro la mia piena disponibilità per un'audizione in relazione al caso dossier generato da un mio esposto. Ringrazio il dott. Cantone per le parole di gratitudine che ha voluto usare nei miei confronti. Ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e a tutela delle Istituzioni che oggi rappresento" ha detto Guido Crosetto ai giornalisti.

 

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