Giulia Cecchettin, clamoroso: il Procuratore a rischio trasferimento, le conseguenze
Colpo di scena sul caso di Giulia Cecchettin. Il procuratore di Venezia che coordina l'inchiesta rischia il trasferimento. Bruno Cherchi potrebbe dover lasciare le sue funzioni per essere destinato a un'altra sede. Il motivo? I suoi rapporti con un perito, il professore Massimo Montisci, nonché ex presidente dell'istituto di Medicina legale di Padova. Montisci è stato condannato per favoreggiamento a inizio 2023 nel caso Tiveron (per false dichiarazioni nella perizia medica) e coinvolto anche in altre vicende giudiziarie.
Per questo mercoledì prossimo il plenum del Consiglio superiore della magistratura deciderà sulla possibile incompatibilità del ruolo di Cherchi. La relazione del Csm fa riferimento a presunti favoritismi di Cherchi nei confronti di Montisci. Stando al Consiglio, fin dal 2018 l'attuale procuratore di Venezia avrebbe affidato tutte le relazioni di consulenza negli accertamenti necroscopici disposti dalla Procura veneziana boicottando - è l'accusa - un altro medico legale, Antonello Cirnelli. A questo si aggiungono altri fatti come una festa a cui Cherchi e Montisci avrebbero partecipato assieme il 10 luglio 2018, giorno successivo alla perquisizione nei confronti del medico nell'ambito dell'indagine Tiveron.
A sollevare i sospetti il procuratore generale di Venezia, Federico Prato. È stato lui a segnalare il caso al Csm già nel novembre del 2022. Successivamente il procuratore Cherchi ha precisato che i suoi rapporti con Montisci sono chiusi "formalmente e informalmente da molto tempo". Per quanto riguarda l'affidamento delle autopsie all’Istituto di medicina legale di Padova, invece, questa era motivata dalle difficoltà a reperire medici legali "diversi dai due o tre maggiormente disponibili". Così il 6 dicembre, il Csm dovrà discutere su un eventuale procedimento di tipo amministrativo per una ipotetica "incompatibilità ambientale", a garanzia dei cittadini e della giustizia.