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Milano, ecco il maxi processo che ha mandato alla gogna 50 innocenti
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Tutto da rifare: l'inchiesta "Mensa dei poveri" si è conclusa con 50 assolti e 11 condannati. Tutto vero. Nel lontano 2019, a ridosso del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, la Procura di Milano sferrò un colpo basso ai vertici lombardi di Forza Italia. A finire in manette Pietro Tatarella, consigliere comunale a Palazzo Marino e il collega di partito Fabio Altitonante, sottosegretario di Regione Lombardia. In totale furono 43 persone le persone arrestate con l'accusa, a vario titolo, di "associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio". Peccato però che l’indagine, deflagrata a pochi giorni dal voto, sollevò sospetti sulla singolare tempistica. Risultato? Ben 50 assolti tra cui Tatarella e Altitonante. A essere invece condannata a 4 anni e 2 mesi per corruzione e truffa ai danni dell’Europarlamento in relazione a un contratto per un suo collaboratore per il periodo 2016-2017, è stata l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi.
"Notizie gravi, cosa accadde quando ero al Viminale": Salvini demolisce la giudice che libera i migranti
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