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Caltanissetta, il golpe e la "trama nera": Storace fa a pezzi pm (e Serracchiani)

Francesco Storace
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 Tempi di programmazione estiva, ci mancava l’ennesima trama nera proveniente da Caltanissetta. Per carità, rispetto e deferenza per i magistrati, ma questa voglia di infilare per forza i “fascisti” nelle stragi mafiose del ’92 sarà un film destinato a nulla e men che meno a inquinare la storia della destra italiana, in particolare del Msi. Perché all’inizio non si cita e poi lì si punta. Personaggi e interpreti non erano certo amici di Giorgio Almirante. E li si chiamano comunque in causa in maniera un po’ sbrigativa. Anche perché uno dei presunti protagonisti, Stefano Delle Chiaie, è salito al creatore e certo è difficile che possa dire qualcosa. Abbastanza stravagante la precettazione in chiave stragista dell’ex parlamentare Stefano Menicacci, oggi91enne, e spiegheremo più avanti il perché. Poi, si rimette nel mirino il sempreverde Adriano Tilgher, anche lui come Delle Chiaie tra i capi di Avanguardia Nazionale e che serve sempre quando bisogna indagare a vuoto.

 

 

 

DISTANZA DAL MSI

Segni particolari: proprio nessuno di loro stava col Msi. Anzi... L’indagato più curioso – messo addirittura ai domiciliari - è proprio Menicacci, che un quindicennio prima aveva mollato il Msi e Almirante per finire con Democrazia Nazionale tra le braccia di Giulio Andreotti. Strano modo di fare stragismo.
E come fai a non pensare, col brutto film andato in scena nelle ultime ore, a quel che succedeva invece a destra proprio a metà degli anni ’70, quando a Milano nasceva un gruppo musicale di destra, “Gli Amici del Vento”. Diventarono un mito in poco tempo, le loro canzoni accompagnavano la gioventù nazionale. Da Caltanissetta si favoleggia su attività anti magistrati, un pericoloso osservatorio che pretendeva di denunciare la malagiustizia. E sembra tornare di moda l’antica canzone, Trama nera, rintracciabile ancora sul web, degli Amici del vento.

Ora e sempre... "Trama nera": guarda il video degli Amici del vento

Era il tempo della persecuzione dei giovani missini. Se il mignolo della mano destra era all’insù ti beccavi apologia di fascismo; se reagivi ad un’aggressione l’accusa era di ricostituzione del Pnf... Cominciava così, con un ritornello fantastico: «Trama nera trama nera sol con te si fa carriera. Trama nera trama nera tu dai la felicità/ Se vuoi tu migliorar la posizione, ed aumentare il minimo della pensione, fai subito domanda di assunzione in uno dei canali della teleinformazione». Altro che le accuse sull’informazione di questi tempi. La tv di ieri era cantata così: «Ed ogni sera tu, alle otto e trenta, la lacrima sul ciglio la voce spenta, racconta che a Milano è mancata la luce perché uno sconosciuto ha gridato viva il Duce, e che se le galline non fanno più l’uovo è certo stato un colpo di Ordine Nuovo».

 

 

 

 

E oggi c’è chi ci casca: «Emergono ricostruzioni davvero inquietanti dall'inchiesta della Dia di Caltanissetta. Leggiamo sui giornali che gli esponenti dell’estrema destra dichiarerebbero che una terza persona sarebbe entrata in contatto con persone vicine alla premier e con un esponente del governo, di averlo reso edotto del piano e di aver ottenuto apprezzamento. Di fronte ad affermazioni così gravi chiediamo che il governo faccia subito chiarezza e per questo presentiamo una interrogazione urgente». Lo dichiarano il capogruppo dem della Commissione Giustizia della Camera Federico Gianassi e Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd.

 

 

 

AUTOGOL PD
Se avessimo di fronte la Serracchiani le chiederemmo con sincerità: ma se i fatti sono del ’92, che c’entrano “persone vicine alla premier” con tanto di contorno sul governo di adesso? Volete darci a bere che le riforme del centrodestra servono persino allo stragismo? Appunto: «Trama nera trama nera sol con te si fa carriera. Trama nera trama nera tu dai la felicità».Un altro pezzo della canzone era dedicata ai rivoluzionari di buona famiglia, quelli che pensavano (come oggi) di godere dell’impunità sfasciando vetrine e pestando i loro coetanei avversari. E si cantava: «Se sei un ragazzino che gli piace far la rivoluzione in santa pace; se ami minacciar la borghesia marciando con la scorta della polizia/ Se vuoi che la ragazza ti citi ad esempio; se vuoi che il partito dite sia più contento, racconta come hai fatto con voce sicura a denunciare subito la nera paura scambiando per littore una vecchia contadina che andava per i campi con in spalla una fascina». E il resto, tutto da ascoltare in buona musica. Invece, per quella di oggi, c’è tanta calura a farci compagnia in mezzo alle voci di nuove trame nere. A 91 anni.

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