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Davigo condannato, "spero che smetta": bordata dal cuore del Parlamento

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"L'ex giudice Piercamillo Davigo è stato condannato in primo grado a un anno e tre mesi. Non so se continuerà a fare la morale agli altri su La7 in vari talk-show. La sua condanna non mi farà diventare giustizialista ma spero almeno che smetta di esserlo lui": Matteo Renzi lo ha scritto sui social a seguito della condanna dell'ex magistrato di Mani Pulite per rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta relativa alla presunta loggia Ungheria. 

 

 

 

A commentare la sentenza del Tribunale di Brescia è stato, nelle scorse ore, anche Vittorio Sgarbi. Che ha ricordato una dichiarazione di Davigo in modo sarcastico: "Come diceva un tal Piercamillo Davigo 'non esistono innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti' e 'bisogna rivoltare la magistratura come un calzino'".

 

 

 

"Era l'unica sentenza possibile nel rispetto della legge, davanti a un reo confesso non si poteva far finta di niente", ha affermato invece Fabio Repici, avvocato dell'ex consigliere del Csm Sebastiano Ardita, parte civile nel processo. Per il legale "c'è stato un tentativo di golpe ai danni del Consiglio superiore della magistratura e il consigliere Ardita era stato visto come uno dei pochi ostacoli" contro cui scagliarsi. "Oggi bisognerebbe ringraziare Ardita per aver mantenuto la dignità dell'Organo di autogoverno della magistratura, senza un ruolo nel quadriennio e senza l'impegno di pochi altri di tutela delle istituzioni, oggi probabilmente se quella operazione fosse riuscita ci troveremmo davanti a una giustizia più sbandata", ha concluso Repici. 

 

 

 

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