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Marcello Sorgi, la profezia: "Giustizia, scontro parlamentare di prima grandezza"

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Carlo Nordio con la sua riforma della giustizia è riuscito nell'impresa di "spaccare l'opposizione". Sia che in Aula passi o meno. Per Marcello Sorgi infatti l'iter è tutto in salita: "Le riforme della giustizia sono molto difficili da approvare in Parlamento anche con maggioranze, sulla carta, assai forti". Lo sa bene lo stesso Guardasigilli che "ha esordito con un assaggio, rispetto ai provvedimenti annunciati varie volte, quando ancora si trattava di illustrare le linee essenziali di un approccio più complessivo per il quale il governo intende prendersi più tempo". Eppure l'ex magistrato "un risultato lo ha raggiunto: spaccare l’opposizione".

 

 

Sulle colonne de La Stampa Sorgi ricorda due diverse posizioni: da una parte il Terzo Polo che è d’accordo con il governo, dall'altra Pd e 5 Stelle pronti alle barricate. Barricate in nome di quel "partito dei magistrati" che a detta del giornalista è ancora forte e che in questa legislatura parla per bocca dell’ex-procuratore generale antimafia Cafiero De Raho, eletto con Giuseppe Conte alla Camera, e fuori con comunicati durissimi dell’Associazione nazionale magistrati. Così i grillini trovano sponda nei dem, dove comunque non manca la corrente "garantista". E Conte non può che accodarsi. 

 

 

D'altronde - lancia una frecciata - "di recente s’è visto quanto ristretti siano i margini di autonomia dell’ex-premier. È bastato un suo comunicato appena appena rispettoso in memoria del Cav. per sollevare una reazione interna che ha costretto l’avvocato del popolo a rinunciare ad andare ai funerali a Milano e a comunicarlo in anticipo". In ogni caso, che passi o meno la riforma, Sorgi è pronto a scommettere che alle Camere ne vedremo delle belle. "Sia come sia si prepara uno scontro parlamentare di prima grandezza". 

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