Magistratura, choc a Milano: "Pm indagato per pedopornografia"
Da oggi la voce che circolava nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano, è una mezza verità. Di certo c'è che la Procura di Brescia ha iscritto il nome di un "collega", un viceprocuratore onorario in servizio a Milano, nel registro degli indagati perché ritenuto al centro di una delicata inchiesta per pedopornografia. Ieri è arrivata la conferma e i chiarimenti: l’indagine esiste, il pm è indagato ma nei suoi confronti per ora non sono stati disposti provvedimenti restrittivi. Nessun altro dettaglio se non quelli che inanella Luca Fazzo sul Giornale: si tratterebbe di una figura assai nota nelle aule dove si svolgono i processi considerati "minori" come le convalide degli arresti avvenuti nella notte da parte delle Volanti sia i giudizi per direttissima.
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Il magistrato, continua Fazzo, è uno tra i più noti ed esperti tra i viceprocuratori onorari in servizio a Milano, noto anche per una apprezzabile solerzia e indipendenza di giudizio. Una carriera professionale inappuntabile che potrebbe essere messa a rischio dall'indagine per pedopornografia che lo vede coinvolto. A imbattersi in lui sarebbe stata la stessa Procura di Milano che si occupa di "soggetti deboli", nella sezione guidata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella. Indagando su una rete di maniaci sessuali, e risalendo a ritroso dagli indirizzi informatici dei partecipanti allo scambio di immagini di bambini sessualmente esplicite, gli inquirenti sarebbero arrivati alla casella dell’uomo. Lo hanno identificato, e qui è arrivata la sorpresa: si trattava di un magistrato, seppure onorario, in servizio nella stessa Procura. Da qui la Mannella ha stralciato il nome del pm indagato e ha trasmesso tutto ciò che lo riguarda a Brescia, dove il capo della Procura locale Francesco Prete lo ha assegnato a uno dei suoi pm. L'indagine è ancora agli inizi, le responsabilità sono ancora da accertare, ma intanto una nuova, ennesima grana per una Procura che fatica a tornare alla normalità.
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